Falchi: “Approvato con orgoglio l’ultimo atto del percorso di salvataggio della Richard-Ginori”

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Con un lungo post pubblicato su Facebook, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, è tornato sulla vicenda Richard-Ginori, la cui variante è stata approvata dal Consiglio comunale durante la seduta di martedì 5 novembre.

Il primo titolo è tra quelli che abbiamo letto ormai quasi due anni fa. La Ginori salva grazie anche al ruolo…

Publiée par Lorenzo Falchi sur Mercredi 6 novembre 2019

Il primo titolo è tra quelli che abbiamo letto ormai quasi due anni fa. La Ginori salva grazie anche al ruolo fondamentale del nostro Comune nella gestione di una trattativa complessa, lunga e delicatissima che avrebbe potuto avere esiti ben diversi. Una vicenda che mi ha tolto non poche notti di sonno.

L’altro titolo, invece, è quello che abbiamo seriamente rischiato di leggere: la Ginori, la nostra storia e il lavoro irrimediabilmente persi se chi fosse stato al tavolo ministeriale, per incapacità o per altro, avesse deciso di lasciar stare, di non trovare un punto di equilibrio tra le (esose) richieste delle banche creditrici del fallimento, che ai tempi avevano il coltello dalla parte del manico, e la riqualificazione di un quartiere intero da valorizzare.

So che qualcuno sarà saltato dalla sedia a leggere il secondo titolo fantasioso… ma pensate se fosse stato vero.

Invece ieri, in Consiglio Comunale, abbiamo approvato con grande orgoglio l’ultimo atto dell’importante percorso per il salvataggio della Ginori. La variante “Salva Ginori”, frutto dell’accordo con il Ministero, non solo ha permesso di tutelare i lavoratori della manifattura e consentito alla Ginori di rimanere a Sesto (oggi cosa scontata ma ieri per niente) ma ha ridotto le superfici edificabili già previste nell’area di 2/3 (da 29.000 a 10.000 mq).

Un progetto che prevede lo spostamento del supermercato del Neto da parte di Unicoop Firenze (che con l’acquisto dei terreni non occupati dalla fabbrica ha consentito la chiusura della trattativa), oltre ad un altro intervento edilizio, contenuto nei volumi, composto da un misto di residenziale, direzionale, commerciale (anche potenzialmente a servizio del Museo), la riqualificazione delle strade, una nuova viabilità con rotonde e marciapiedi, nuovi parcheggi e una ricucitura del quartiere intorno al Museo di Doccia (che presto riaprirà, altra partita data per persa solo poco tempo fa su cui stiamo giocando da protagonisti).

Ovviamente vogliamo che il percorso verso i progetti di valorizzazione del quartiere intorno alla Manifattura e al Museo siano il più possibile condivisi con la città e lo faremo con incontri, assemblee e strumenti ad hoc non appena disponibili le bozze dei progetti.

Unica nota di amarezza è relativa alle posizioni espresse da parte delle opposizioni in Consiglio Comunale. Siamo purtroppo abituati ormai ai teatrini di certa politica che spesso cerca visibilità e capisco anche il bisogno di ricerca di attenzioni sparandole grosse… ma scegliete un altro argomento ché sulla Ginori, a Sesto, non si scherza.

Per chi fosse interessato, racconteremo la bella storia del salvataggio della Ginori con tutti i protagonisti della vicenda, venerdì 22 novembre alle ore 21 là dove tutto è cominciato, alla Biblioteca Ernesto Ragionieri Sesto Fiorentino”.

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