Falchi: “Gli alberi che saranno abbattuti sono stati considerati non recuperabili e a forte rischio caduta”

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Lorenzo Falchi
TuttoSesto

Che la prossima la campagna elettorale si giochi sugli alberi? A giudicare da quanto sta avvenendo da qualche mese a questa parte l’ipotesi non appare così peregrina.

 

Dopo il taglio degli alberi in via XX settembre, quello di viale Machiavelli, ora si annuncia il taglio degli alberi malati in alcune piazze di Sesto. Le critiche si sono già scatenate.

 

E’ opportuno ricordare però che nell’arco dell’anno gli alberi sono stati anche piantati, basti pensare al viale Togliatti e allo stesso viale Machiavelli che peraltro, a nostro modesto avviso, risulta ora molto più bello di prima.

 

Avremmo voluto scrivere anche meno pericoloso, ma saremmo scivolati inopinatamente su questioni tecniche sulle quali non siamo competenti.
Ecco, quello che meraviglia (ma neanche più di tanto) è che, dopo essere stati tutti virologi, ora ci si stia trasformando tutti in agronomi. Bene, vuol dire che il tempo passato in casa per lockdown non è stato sprecato. Certo qualche esame all’università andrebbe superato, ma qui si rischia di spaccare il pelo nell’uovo.

 

Insomma a nostro avviso andrebbero distinte le decisioni politiche (discutibili, ma non necessariamente giuste, ma neanche necessariamente sbagliate) dalle questioni tecniche per la quali noi continuiamo a preferire il parere degli esperti. Saremmo molto più preoccupati se non fossero stati interpellati e non si fosse ravvisato il rischio di caduta.
Oggi, con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco Lorenzo Falchi è intervenuto nel dibattito. Vi riportiamo integralmente il suo pensiero:
“(ironico mode on)
lo confesso… Abbattiamo alberi per il puro piacere di farlo.
È una macabra e perversa passione che ho da sempre e adesso ho l’occasione di farlo finalmente, nascondendomi dietro valutazioni tecniche di estrema pericolosità e in combutta con la lobby dei tagliaerba.
(ironic mode off)

 

Parlando seriamente: ci sono forze politiche che vorrebbero far credere a qualcuno che la decisione di intervenire o meno su un albero pericoloso sia politica e non tecnica.

 

Il tutto riferito ad alcuni interventi urgenti su 13 bagolari su 104 in piazza De Amicis, 3 bagolari su 92 in piazza Vittorio Veneto e di 4 alberi (3 pioppi e un ippocastano) su 58 nei Giardini dell’Angelus: 20 piante su oltre 250 che, grazie al censimento e monitoraggio continuo che eseguiamo, sono state valutate come estremamente pericolose, non recuperabili e a forte rischio caduta da parte di agronomi specializzati e di conseguenza sono state messe subito in sicurezza e verranno abbattute il prima possibile (e subito sostituite con nuovi alberi della stessa essenza).

 

Gli alberi sono esseri viventi e quindi è normale che, nell’arco della loro vita, possano essere attaccati da funghi o malattie che ne compromettono la stabilità e la sopravvivenza: nel bosco cadono senza procurare danno a nessuno, in città questo non è ovviamente possibile.

 

A nessuno piace tagliare alberi ma quando non ci sono alternative non si può fare altro, a meno di non giocare seriamente con l’incolumità e la sicurezza dei sestesi.
Questi, che ci dicono che siamo dei “bastardi” e che “facciamo schifo” si candideranno a governare una città ma vorrebbero sostituirsi a decisioni tecniche di professionisti. A me un po’ fanno ridere, un po’ fanno paura”.

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