Falchi, Nardella e Montanari sull’acquisto del Museo Ginori

0
384
Tomaso Montanari
TuttoSesto

Immediate le reazioni alla notizia  dell’acquisto del Museo Ginori da parte del Ministero dei Beni Culurali.

Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, oltre a manifestare una grandissima soddisfazione ha confermato “la massima disponibilità del Comune di Sesto a discutere con tutti i soggetti interessati alle forme di gestione del Museo Ginori che, dopo l’acquisto dovrà essere il primo punto dell’agenda per il suo rilancio”. E ha riproposto “l’idea di una fondazione mista pubblico privata con soggetti istituzionali e soggetti del territorio”. Il sindaco di Sesto si augura anche che l’acquisto “possa essere di stimolo verso il governo per continuare a lavorare con ancora più forza alla soluzione per la permanenza e il rilancio della manifattura a Sesto Fiorentino”.

 

Secondo il sindaco di Firenze, Dario Nardella “l’acquisto del museo Richard Ginori da parte del ministero dei Beni culturali e turismo è una 
bella notizia: finalmente si sblocca una situazione di stallo che durava da troppo tempo e la splendida collezione di porcellane avrà il rilancio e la visibilita’ che merita”.
“Adesso – secondo Nardella – è il momento di rilanciare l’azienda e di salvare i posti di lavoro superando l’empasse che ha portato i dipendenti a proteste come scioperi e occupazioni”.

 

 

Anche lo storico dell’arte Tomaso Montanari applaude all’acquisto da parte del Mibact del Museo Ginori e della sua collezione e incalza: “Ora bisogna fare una fondazione di comunita’, cioe’ una fondazione dal basso che accolga anche i cittadini e una sorta di azionariato diffuso per restituire alla comunita’ di Sesto fiorentino la storia della Ginori. Speriamo che sia un aiuto anche per salvare lo stabilimento Ginori.

 

 

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO