Firmato il protocollo tra Comune e società sportive per l’inserimento nelle attività dei richiedenti asilo

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Basket Sestese, Associazionismo Sestese, Padule Baseball, Bocciofila Sestese, Sesto Calcio 2010, Sesto Rugby, Sestese Calcio, Rinascita Doccia: sono queste le prime otto società sportive di Sesto che, insieme al Comune, hanno firmato un protocollo per l’inserimento nelle attività dei richiedenti asilo presenti sul territorio. Ad occuparsi dell’integrazione dei migranti nella comunità sono la Caritas, la Cooperativa Sociale Il Cenacolo e L’Associazione Le Case.

Sul territorio ci sono 93 richiedenti asilo – ha detto Camilla Sanquerin, assessore alle politiche sociali del Comune di Sesto -. Questa presenza risale al luglio 2014. Inizialmente si trattava di un fenomeno nuovo, ma col tempo è diventato un tratto della società del nostro tempo. L’intento di questo protocollo è provare a creare occasioni di integrazione per queste persone. Abbiamo cercato di capire cosa piace fare a queste persone, provando ad individuare percorsi utili e tarati per le loro attitudini. L’età media è sotto i trent’anni. C’è bisogno di creare percorsi di cittadinanza perché sono giovani pieni di energie. Lo sport a Sesto è per tutti. Le società sportive hanno risposto con grande passione e disponibilià. Il protocollo stabilisce che i ragazzi possono usufruire degli impianti alla presenza di un educatore, in più possono aiutare le società stesse nelle varie attività. Nelle prossime settimane, inoltre, sarà rinnovato l’accordo con il mondo del volontariato“.

Lo sport è da sempre un elemento qualificante della nostra città, della nostra quotidianità, della crescita dei ragazzi e del nostro benessere – ha aggiunto Damiano Sforzi, assessore allo sport -. Il protocollo non sarà un elemento emergenziale. Ci dovremo organizzare affinché queste persone possano vivere al meglio nella nostra comunità. Si tratta di un protocollo aperto, sono convinto che altre società entreranno a far parte del protocollo. Così facendo si contribuisce in maniera attiva alla vita sportiva della città. Penso sia un momento di grande civiltà. Dobbiamo dare il senso della comunità alle persone che arrivano sul nostro territorio“.

STEFANO NICCOLI

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