Gandola (FI): “RSA di Capalle, pretendiamo chiarezza”

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Paolo Gandola FI

Presso la residenza sanitaria assistita la Mimosa, oggi gli ospiti positivi al coronavirus sono 16, 8 sono gli operatori contagiati e due i decessi già registrati. Si tratta di una situazione grave e che permane molto preoccupante. Al riguardo pretendiamo chiarezza su numeri, tamponi e le misure di distanziamento che sono state adottate. Non deve arrivare per forza di cose la procura della repubblica ad accertare la situazione“.

Si esprime così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e consigliere metropolitano a Firenze commentando gli ultimi sviluppi sulla grave situazione presente presso la Rsa di Capalle.

Stamani abbiamo inviato all’ufficio protocollo del Comune di Campi una lettera ufficiale da inviare al consorzio che gestisce la struttura, vogliamo conoscere nel dettaglio se i protocolli previsti siano stati adottati e se gli ospiti positivi siano o meno stati allontanati e separati dai negativi. Sono state sviluppate le idonee aree di isolamento? E se, sì, come? Vogliamo anche comprendere quale sia la dotazione dei dispositivi di sicurezza riconosciuta agli operatori, nonché sapere se oggi tutti loro abbiano o meno l’obbligo di usare camici monouso, guanti, calzari, cuffietta ed occhiali, oltre ovviamente alla mascherina. Il fatto che otto operatori sanitari siano stati contagiati fa comprendere come qualche falla vi sia stata anche e soprattutto nell’utilizzo della fornitura dei dispositivi di sicurezza per il personale dopo i penosi rimpalli di competenza tra l’ente gestore e l’ente proprietario della struttura.

Invero crediamo che il solo isolamento dei contagiati positivi, del quale chiediamo conferma, non sia sufficiente, si pensi, piuttosto, ad un trasferimento di tutti gli ospiti positivi al covid-19 in strutture sanitarie attrezzate. Insomma, finora le informazioni già richieste non ci sono state fornite con puntualità, per questo Forza Italia, con una lettera ufficiale, chiede oggi alle autorità sanitarie, locali e regionali, di avere risposte certe e verificabili.

Diversamente, se dovesse perdurare questa situazione di reticenza, saremo pronti ad interessare la procura della Repubblica affinché faccia piena luce sulla vicenda valutando l’esistenza o meno di responsabilità. In ogni caso è palese come il  sistema di gestione e di protezione all’interno delle RSA toscane abbia totalmente fallito, cosi come gli eventuali protocolli che erano stati adottati“.

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