Gandola (FI), diffida al sindaco Fossi per l’accampamento nomade

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Accampamento nomade in via delle cicogne

Siamo dinanzi ad una situazione paradossale, imbarazzante, indecente.

Non usa mezzi termini Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia che torna nuovamente ad occuparsi dell’annosa questione degli accampamenti di carovane di nomadi in diverse zone della Città di Campi. Stamani, annuncia subito, ho inviato al protocollo una vera e propria  diffida all’amministrazione comunale che abbiamo mandato in copia anche al Prefetto e al Questore con la quale abbiamo chiesto di intervenire con la massima urgenza, entro e non oltre 10 giorni, a tutela della salute della popolazione. Il passo successivo, altrimenti, continua Gandola, sarà rivolgersi all’autorità  giudiziaria.

Insomma, sbotta Gandola, adesso basta davvero. Campi Bisenzio non può  essere una  zona franca, una terra di nessuno dove i nomadi possono comportarsi da padroni. In nessun Comune della Piana Fiorentina la situazione si presenta nella medesima gravità ed oggi l’esasperazione è alle stelle.

Accampamento nomade in via delle cicogne

Il punto, ricostruisce Gandola, è che dopo oltre un mese idi occupazione ininterrotta del parcheggio presente in Via delle Cicogne, Domenica avevamo riscontrato che l’area era finalmente sgombra e anche Lunedì mattina Forza Italia aveva personalmente riscontrato come non vi fosse più la presenza di carovane in zona. Dopo nemmeno 24 ore, però, riecco arrivare la carovane di camper. Nel tardo pomeriggio di ieri, racconta Gandola, le carovane sono ritornate nel parcheggio di Via delle Cicogne, proprio accanto al centro distribuzione di Esselunga  e prima ancora che l’area fosse ripulita da Alia, i nomadi sono nuovamente sul posto.  Via dunque  alla sarabanda di illegalità: già steso un lungo filare di panni tesi e già riacceso il primo barbecue in attesa della cena da passare, ancora una volta, sotto le stelle.

Tutto questo è intollerabile. Nei mesi noi di Forza Italia abbiamo riportato il tema in ogni sede: abbiamo presentato diverse interrogazioni, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto, abbiamo promosso un sit in di protesta e siamo arrivati a presentare una mozione di sfiducia dell’assessore Nucciotti ancora pendente in consiglio comunale la cui attualità è oramai evidente stante il perdurare immutato della grave situazione. Stamani abbiamo inviato una diffida formale a sgomberare l’area entro dieci giorni.

Accampamento nomade in via delle cicogne

I residenti della zona sono sul piede di guerra, annuncia Gandola, vie delle Cicogne già prima dell’occupazione abusiva si trovava in una  grave situazione di degrado ed incuria per la quale eravamo già intervenuti un anno fa. La presenza prolungata delle carovane dei nomadi ha dunque oltremodo aggravato la situazione tra vere e proprie discariche abusive, cumuli di rifiuti, erba alta e escrementi a cielo aperto.   Oggi l’ennesima fotografia della presenza dei nomadi è da allarme rosso. La sera – raccontano i residenti  – accade di tutto, i mezzi presenti nello spiazzo arrivano a essere circa 40, non solo camper ma molte sono anche le auto.  E poi c’è di tutto, mobili, divani ed una montagna di vecchi condizionatori. Come se non bastasse anche il vecchio fienile, nonostante le inutili richieste, risulta ancora occupato abusivamente vista la presenza di panni tesi ad asciugare dentro l’area del cascinale. Insomma una situazione di  abbandono incontrollato ed un’incuria dell’area a discapito dei residenti.

Tale situazione già compromessa, commenta Gandola, è oggi diventata ingestibile per la totale violazione da parte degli occupanti delle norme sulla civiltà, il decoro e l’igiene pubblica. Un nodo critico è anche quello della sicurezza, a causa dei fenomeni di microcriminalità e di vandalismo anche ai danni delle attività commerciali, ma  pesante è il piano delle carenze igienico sanitarie, visto che vengono abbandonati rifiuti di ogni tipo e accesi fuochi con barbecue in modo incontrollato. Di fronte alla gravità della situazione, il silenzio dell’amministrazione è sconcertante così come  inaccettabile è l’inerzia dell’assessore competente.

Con la diffida, chiediamo all’amministrazione di intervenire entro 10 giorni con la massima urgenza a tutela della salute della popolazione, ordinando lo sgombero dell’insediamento abusivo, rimuovendo i rifiuti per la bonifica dei luoghi e assumendo tutte le necessarie misure, come l’istituzione del dispositivo Urbano,  per evitare il nuovo ripetersi di situazioni analoghe.

Il passo successivo, altrimenti, sarà rivolgersi all’autorità giudiziaria.

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