Durante il periodo di Firenze Capitale, la stazione di Castello fu tra le più importanti della vecchia linea Maria Antonia che collegava Firenze con Pistoia e, poi, con Lucca e Pisa. In virtù della vicinanza alla residenza reale, Castello era la stazione più utilizzata da Vittorio Emanuele II per i suoi spostamenti e per questo fu dotata di un’ esclusiva sala d’aspetto per la famiglia reale.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e molti i treni transitati su quei binari. Molti ormai non si fermano più e nessuno, tranne forse i pendolari, si azzarda a pensare che quella stazione sia fondamentale per la vita del Paese. Tra l’altro da qualche anno la stazione ha cambiato anche sede.
E’ ben lungi da noi la nostalgia per la monarchia e, tantoméno, per il ventennio (quando si dice, a sproposito, che i treni arrivassero puntuali), però ci piacerebbe che l’idea di infallibilità degli orologi delle ferrovie fosse sopravvissuta. Purtroppo la segnalazione di un nostro lettore (Marcello Massi) fa cadere anche quest’ultimo mito.