I valori Slow Food nelle mense scolastiche della Piana Fiorentina

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Cibi buoni, puliti e giusti nei piatti delle mense scolastiche della Piana fiorentina, e non solo. 10mila pasti al giorno realizzati secondo i valori di Slow Food e proposti agli alunni di quattro comuni della Piana fiorentina – Sesto Fiorentino, Signa, Calenzano, Campi Bisenzio – oltre che a Barberino del Mugello e Carmignano.

 

Un progetto ideato nel 2017 dalla Comunità della Buona Mensa, emanazione della Condotta di Slow Food di Scandicci, presentato ieri al Salone del Gusto di Torino presso lo stand di Slow Food Toscana.

 

“L’introduzione dei principi di Slow Food all’interno della ristorazione scolastica è un progetto che impatta positivamente su più aspetti: qualità dei prodotti, tutela dell’ambiente, valorizzazione delle produzioni e delle tradizioni, educazione. Un’idea che sta prendendo sempre più campo grazie all’adesione crescente di amministrazioni comunali. Buono, pulito e giusto son parole semplici ma dense di significato: vogliono dire prodotti locali, biologici e sostenibili, rispettosi dei diritti dei produttori e promotori di un diverso modello di sviluppo nel territorio della piana fiorentina”, ha detto Antonio Ciappi, responsabile comunità della Buona mensa.

 

Lo spirito dell’iniziativa è portare sui tavoli delle mense scolastiche cibi ‘buoni’ – cioè stagionali, freschi e locali (l’olio utilizzato in ciascun comune proviene da oliveti del comune stesso) -, ‘puliti’ – cioè biologici – e ‘giusti’ – ossia sostenibili ambientalmente ed economicamente, sia per il produttore che per il consumatore – e allo stesso tempo valorizzare prodotti e produzioni della tradizione locale.

 

Un progetto destinato ad espandersi già dal prossimo anno, allargando ulteriormente la Comunità della Buona Mensa, che attualmente conta circa 200mila persone.

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