Insieme Cambiamo Sesto: “Area vicino al Museo Ginori deve misurarsi con linee guida per la costituzione della Fondazione”

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Pochi giorni fa il Comune di Sesto Fiorentino e la Regione Toscana hanno approvato le linee guida per la costituzione della fondazione Fondazione Museo Archivio Ginori della Manifattura di Doccia”. Su questo tema si esprime così Insieme Cambiamo Sesto:

 

La coalizione “Insieme Cambiamo Sesto” ha appreso da Facebook che la Giunta
comunale ha approvato il 1° ottobre le “linee guida” per la costituzione della
“Fondazione Museo Archivio Ginori della Manifattura di Doccia”. I 17 membri del
comitato tecnico, di cui fanno parte anche il sindaco ed il prof. Montanari, istituito
dal Ministero per i beni culturali il 1° agosto 2018 hanno ben lavorato e ne siamo
felici, perché un altro tassello importante è stato finalmente posto affinché Sesto
Fiorentino si affermi finalmente come “Città della Porcellana” a tutto tondo.

 

Il 16 settembre 2019 avevamo chiesto al ministro Franceschini, appena tornato
al Ministero per i Beni Culturali, di porre urgentemente attenzione al dossier
“Museo Ginori”, proprio da lui acquisito al patrimonio statale: eravamo
preoccupati per i silenzi ministeriali a fronte della incombente “variante
semplificata” che vorrebbe realizzare attorno al Museo centri commerciali e
appartamenti.

Il progetto di “Museo” che esce dal documento di 58 pagine redatto dal comitato
tecnico, lo qualifica come “istituzione culturale unica nel panorama nazionale ed
internazionale” perché potrà, non solo conservare i manufatti ceramici, gli
strumenti tecnici, un ricchissimo patrimonio archivistico che documenta la
storia dell’impresa e di un’intera comunità, ma rappresenta “un’occasione unica
di apprendimento per i designer di tutto il mondo” e per la formazione
professionale.

La coalizione ICS ritiene oggi a maggior ragione, che la destinazione urbanistica
che si vuol dare ai 10.000 mq attigui al Museo debba necessariamente misurarsi
con le linee guida per la costituzione della Fondazione approvate dalla giunta
il 1° ottobre.
Le linee guida rappresentano infatti quell’interesse collettivo che lo Stato
deve servire e se il comitato tecnico afferma che vi è “la necessità di riflettere fin
da ora su un possibile ampliamento dell’edificio, palesemente insufficiente”,
vi è il dovere per il sindaco di bloccare l’iter per l’approvazione definitiva della
“variante semplificata” allo scopo di procedere alle necessarie verifiche di
coerenza”.

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