Italia Viva Piana: “Sicurezza tema reale, tante persone e idee al nostro incontro di Calenzano”

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Nella serata di mercoledì 10 aprile al Circolo La Fogliaia di Calenzano si è svolto un bel dibattito molto partecipato sul tema sicurezza, con tanti esperti che hanno portato la loro esperienze e le proprie idee.

Slogan e demagogia non servono a niente, occorrono forze dell’ordine, coordinamento con la polizia municipale, sistema efficiente di telecamere, illuminazione, ma anche presidio e cura del territorio e ascolto. Calenzano sia il primo comune della zona con un vero piano di alloggi a prezzi calmierati per agenti“, riassume così le idee emerse durante la serata Federica Brunori, candidata sindaca per Calenzano al Centro, Italia Viva.

E continua: “Servono agenti e mancano soprattutto strumenti come le telecamere. Ma servono anche gli alloggi per le Forze dell’ordine, Calenzano apra ad iniziative per un’edilizia agevolata rivolta alle famiglie degli agenti. Chi arriva da giovane agente si trova con uno stipendio basso e con prezzi alti, appena può quel giovane agente chiede di lasciare il nostro territorio. Servono alloggi a prezzi accessibili e Calenzano e la Piana possono diventare comuni con un piano dedicato.

I gravi reati sono in calo ma il “senso di impunità” aumenta e di molto. I fatti di cronaca anche nella Piana lo raccontano tutti i giorni, il tema “sicurezza” è reale, non percepito o filosofico e lo si affronta con agenti e certezza della pena, non con slogan, demagogia o girandosi dall’altra parte. Meno delitti, meno reati efferati ma tanti piccoli o meno piccoli reati, che restano impuniti e quindi aumenta il senso di insicurezza” prosegue Gabriele Toccafondi, consigliere comunale di Sesto Fiorentino di Italia Viva.
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C’è poi bisogno di coordinamento anche con la polizia municipale, perché i vigili ci sono in tutti i comuni, polizia e altre forze hanno invece poche volanti che devono coprire territori anche molto vasti. Le situazioni da gestire sono molteplici. Dal furto, anche “solo” del telefonino o della bicicletta, al tentativo di entrare in casa, dal finestrino rotto dell’auto alle aggressioni anche verbali in strada; la resistenza ad un agente o le truffe di chi bussa alla porta, manda un’email o finge un incidente; urla, risse, aggressioni verso cittadini che protestano, ma anche agli agenti che provano a calmare la situazione; per non parlare dello spaccio e di tutto quello che comporta.
A destra da decenni solo slogan: dalle ronde, al porto d’armi libero. A sinistra si smetta invece di far finta che il problema non esista o di pensare al massimo che sia questione di “maleducazione” o di problema percepito”.

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