“La patrimoniale per uscire dalla crisi”: l’incontro tra Falchi e Fratoianni

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Da sinistra: Irene Falchini, Lorenzo Falchi, Nicola Fratoianni

Nella serata di lunedì 7 dicembre si è tenuto l’incontro online dedicato alla patrimoniale tra il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. Ha moderato Irene Falchini, consigliere comunale di Sinistra Italiana Sesto.

Il parere di Nicola Fratoianni

È surreale che in questo Paese – si legge in un comunicato stampa di Sinistra Italiana Sesto Fiorentino – la parola patrimoniale sia impronunciabile e non si possa parlare di solidarietà in un momento di emergenza come questo, soprattutto per supportare la sanità. Perché eliminare l’Imu sulla seconda casa? Perché non è detto che la seconda casa sia segno di ricchezza, vedi chi eredita case difficilmente vendibili o affittabili (la classica casa dei nonni sull’Appennino) e soprattutto si tratta di una tassa poco progressiva.

Chi colpirà, anche i piccoli proprietari? No. La maggiore paura è per i possessori di case, che vedono vicino la soglia più bassa. Ma nel limite di 500.000 euro non verrà tenuto conto del valore di mercato delle case, ma del valore catastale che è mediamente la metà. Dunque, non è così facile rientrare nei 500.000 euro che fanno scattare la tassa. È bene ricordare che il limite più basso, lo scoglio dei 500.000 euro, sarà comunque poco colpito, mentre sarà una tassa con una pressione via via maggiore verso l’alto.

È una patrimoniale che toglie carico fiscale ai piccoli e medi patrimoni, ai risparmi della vera classe medi, e che punta a redistribuire la ricchezza da pochi a molti. Ci dicono: scapperanno tutti all’estero. Dobbiamo pensare i ricchi così poco sensibili al bene del paese? Il “re del Cachemire” Brunello Cucinelli ha detto che se gli verrà chiesto di più, non esiterà a dare di più.

Intanto abbiamo introdotto un nuovo tema nel dibattito pubblico e in questi giorni Beppe Grillo e il Fatto Quotidiano hanno lanciato le idee di altri patrimoniali diverse dalla nostra proposta. La nostra è per me maggiormente equilibrata ma non voglio piantare bandierine, sono pronto a discutere.

Se questa prima forma di proposta di patrimoniale tramite emendamento – che prossimamente dovrà essere approvata in Commissione – non dovesse andare in porto, noi continueremo a insistere con l’idea con una proposta di legge e tutti gli strumenti disponibili in Parlamento. Crediamo che l’idea sia giusta e la situazione del nostro Paese esiga risposte serie e non si possa più rimandare“.

La versione del sindaco Lorenzo Falchi

Il peso dell’emergenza Covid sui Comuni si è fatto sentire, anche se le misure di emergenza hanno cercato di contenerle. Credo che questa pandemia abbia aperto gli occhi a molti rispetto al castello di bugie che era stato costruito sulla sanità e su altri versanti dal pensiero liberista dominante.

Nella situazione di debolezza e insicurezza di molti in questo momento, parlare di redistribuzione delle ricchezze non è più un tabù.

Come Comune vediamo anche solo dalla richiesta dei buoni spesa come la nostra città si stia impoverendo, e molte famiglie fino a pochi mesi fa benestanti, venendo meno uno stipendio vedano davanti un futuro peggiore.

Non è facile prendere le risorse dove ci sono per metterle dove servano, ma è necessario.

Bisogna stracciare il velo di ipocrisia in questo Paese in cui, da Berlusconi in poi, ogni volta che si parla di patrimoniale, si sente ripetere ogni volta che lo Stato vuole ‘mettere le mani nelle tasche degli Italiani’, senza distinguere quali italiani.

Se proprio vogliamo cercare un neo in questa proposta di patrimoniale è che è fin troppo moderata. Il dibattito che viene fuori sulla grande stampa è esilarante: la proposta è fatta bene e credo sia necessario insistere“.

 

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