Prendendo spunto dalle notizie di oggi che portano in primo piano la Scatola Nera, ovvero la sede dalla Usl, riproponiamo un brano di Sesto una bella storia di Daniele Niccoli.
Un ottima scelta per un regalo di Natale (In vendita alla Libreria Rinascita)
La scatola Nera. Un nome che fa pensare più a una tragedia aerea che a un’opera architettonica. A Sesto, realtà in cui nomi e cose spesso assumono significati singolari (basti pensare al rotolante), la scatola Nera non è altro che la sede della Asl, ma anche, bisogna dirlo, un tragico esperimento architettonico. Non è l’unico, ma questo ha la peculiarità di trovarsi solo a pochi metri di distanza dalla villa Guicciardini e dal luogo dove sorgeva, fino al 1865, il piazzale semicircolare che fungeva da ingresso alla villa stessa. Insomma la scatola Nera, più che un contenitore di ambulatori e uffici, rappresenta una sorta di legge del contrappasso rispetto a quell’armonioso barocco fiorentino.
Davanti all’ingresso della villa, testimoni di un tempo più glorioso, rimangono ancora oggi i “piolini” di pietra serena. Consumati dalla pioggia e dal tempo. Come tutti i vecchi sembrano essere lì a conversare di quando ancora annunciavano l’arrivo in Paese ai viaggiatori provenienti da Firenze con la diligenza o con il tram. Oppure, ancora meglio, di quando ascoltavano le frasi amorose delle giovani coppie prima che si appartassero in… Camporella.