Il 2020 de La Soffitta Spazio delle Arti si apre con la mostra dedicata e intitolata a Fausto Maria Liberatore. Le rosse sale della storica galleria del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata a Sesto Fiorentino racconteranno, dal 19 gennaio al 9 febbraio prossimi, l’immaginario femminile dipinto dall’artista lucchese scomparso nel 2004.
L’evento espositivo è stato organizzato dal Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti con il sostegno del Comune di Sesto Fiorentino. Le opere esposte arrivano quasi interamente dalla collezione privata di Giacomo Granozio che ha anche curato la mostra insieme a Barbara Grifoni e Lorenzo D’Andrea.
Fausto Maria Liberatore è nato a Lucca il 17 dicembre 1922. Ha cominciato a dipingere a quindici anni, ma ha deciso di dedicarsi completamente alla pittura solo nel 1941, dopo il suo ritorno nella città natale dalla Libia. L’incontro che lo ha segnato maggiormente è stato quello con lo scrittore Enrico Pea che gli è stato maestro e amico. Ha fatto la sua prima mostra personale a Milano nel 1948. In seguito ha intrecciato l’attività artistica con l’impegno sociale e politico fino all’elezione come deputato nelle file del Pci nel 1958. Lascia la politica nel 1963 immergendosi completamente nella pittura. Negli anni settanta stringe amicizie importanti con Franco Russoli, Raffaele Carrieri e Lorenzo D’Andrea. E’ stato presidente del Comitato del Carnevale dei Viareggio e dell’Associazione culturale Fenicotteri. I suoi modelli preferiti sono le donne sensuali ritratte in varie ambientazioni che arricchiscono il soggetto. Muore a Lido di Camaiore nel 2004.
“Per la nostra galleria d’arte questa è una rassegna molto importante – sottolinea Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata – perché ci dà l’opportunità di aprire il 2020 facendo conoscere un grande artista toscano che è ancora poco noto nella nostra zona. Liberatore ha avuto un legame profondo con gli ambienti politici di sinistra e questa mostra, all’interno di una delle più antiche Case del Popolo d’Italia, è un po’ un ritorno alle origini. Le sue creazioni pittoriche sono certamente emozionali e raccontano con grande sensualità la sua visione della figura femminile. Un evento da non perdere”.
“La prima volta che ho visto un dipinto di Liberatore – racconta Giacomo Granozio – ne sono rimasto affascinato e quando ho scoperto che ogni sua quadro mi suscitava le stesse forti e uniche emozioni, ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla sua collezione. Cercando per tutta Italia le sue opere, incontrando persone meravigliose e storie affascinanti legate alla vita del maestro, sono riuscito a mettere insieme oltre 35 dipinti ad olio di altissima qualità pittorica, che sono veramente lieto di esporre a questa mostra così che possano suscitare nei visitatori quelle uniche emozioni che Liberatore ha regalato a me, incantandomi”.
“Ho conosciuto Liberatore nel 1970 – ricorda Lorenzo D’Andrea – a una mostra dove eravamo invitati. Mi è subito interessato il suo lavoro e a lui il mio. Fausto aveva finito di fare il deputato in Parlamento e ripreso a fare il pittore a tempo pieno. Da allora, per circa 30 anni, abbiamo portato avanti studi e fatto tante mostre assieme, ci siamo anche molto divertiti; con lui ho conosciuto tanti personaggi, da David Lajolo a Enrico Berlinguer e Armando Cossutta, pittori e scultori come Renato Guttuso, Pietro Cascella, Giò Pomodoro e altri con i quali siamo diventati amici. Per me Fausto è stato, prima di tutto, un fratello, un esempio, un uomo di grande valore e di grande umanità. Un grande pittore specialmente di donne. Raffaele Carrieri di lui diceva che ‘le sue donne sono come case ben costruite, i suoi nudi sono paesaggi…’. Sono felice di questa esposizione a Sesto Fiorentino organizzata con mia moglie Barbara e con l’amico Giacomo Granozio”.
L’inaugurazione dell’evento è in programma domenica 19 gennaio alle 10,30. Presenzierà anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi.
La mostra Fausto Maria Liberatore resterà aperta sino al 9 febbraio con i seguenti orari: domenica 10,30-12,30 e 16-19, sabato e feriali 16-19, lunedì chiuso.
La Soffitta Spazio delle Arti