Sta facendo discutere il prosciugamento del lato di Peretola. Durante il Consiglio comunale di martedì 15 ottobre, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha fatto chiarezza sulla situazione rispondendo a due domande di attualità presentate da Jacopo Madau (Sinistra Italiana) e Serena Terzani per Insieme Cambiamo Sesto, Partito Democratico, Forza Italia e Movimento 5 Stelle
“Sono in fase di ripristino i lavori di adduzione dell’acqua. Si presume di riavere il normale afflusso di acqua in una settimana. Il lago di Peretola è uno specchio d’acqua parzialmente artificiale che si trova in un’area in parte privata, in parte demaniale. Nel corso dell’anno il lago registra normalmente significative variazioni della quantità d’acqua a seconda della stagione.
Per anni il lago è stato gestito da associazioni di cacciatori a scopo venatorio fino all’entrata in vigore del divieto di caccia su quell’area. Da allora il lago è curato dai volontari di Legambiente. Proprio ad un’associazione venatoria, nel 2001, il Consorzio di Bonifica ha rilasciato una concessione ventennale con decorrenza dall’anno 2003 per l’adduzione d’acqua dalla gora di Quinto. In seguito a questo, l’acqua sarebbe stata convogliata verso il lago attraverso una serie di condutture attestate su terreni privati e per la gran parte consistenti in una tubatura di plastica di 25 centimetri di diametro. Fra i terreni attraversati c’è anche quello su cui oggi sorge il cantiere della Falorni Pharma.
L’edificazione dell’area cosiddetta Paoli-Stella è conseguenza delle sentenze del 1999 del Tar che hanno accolto il ricorso della proprietà contro la variante al piano regolatore generale del 1990 nella parte in cui prevedeva lo stralcio di quest’area da quella edificabile. La tormentata vicenda urbanistica e giudiziaria si è conclusa nel 2005 con la sottoscrizione di uno specifico accordo di pianificazione preceduto da un’apposita variante al regolamento urbanistico allora vigente. Tale previsione è rimasta valida anche in seguito in ottemperanza della sentenza del Tar e al momento della stipula della convenzione con l’attuale proprietà, marzo 2018, che prevede come opere di urbanizzazione la realizzazione di viabilità, piste ciclabili, aree verdi e, soprattutto, vasche di laminazione, indispensabili per la messa in sicurezza idraulica del Polo scientifico. La comunicazione d’inizio dei lavori è datata 13 dicembre 2018.
In seguito ad alcune segnalazioni nel mese di agosto, gli uffici si sono attivati presso la proprietà del terreno Falorni Pharma per capire se il cantiere potesse aver interferito nel deflusso dell’acqua verso il lago. E’ emerso che senz’altro esisteva un’adduzione verso il lago che attraversava la proprietà e che questa era stata interessata da varie operazioni di cantiere. Avendo, quindi, individuato nel cantiere la plausibile causa di interruzione dell’adduzione, la proprietà si è immediatamente resa disponibile a ripristinarla a proprie spese. I lavori sono in partenza in queste ore, meteo permettendo, e dovrebbero concludersi nel giro di una settimana, al massimo qualche giorno in più. Secondo quanto definito dagli uffici tecnici del nostro Comune, non sono emersi profili di responsabilità da un punto di vista giuridico-amministrativo. A riguardo sono in corso i dovuti accertamenti per capire se esistono eventuali responsabilità“.