Ancora non sappiamo con certezza quando voteremo per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Ma questo periodo di attesa non dovrebbe essere sprecato.
Tutto sembra svolgersi sugli accordi già presi, con le alleanze e i posizionamenti stabiliti mesi fa e le relative candidature a prossimo governatore della Toscana.
Non può essere così: la terribile pandemia che ancora viviamo ha stabilito nuovi gradi di priorità.
A partire dalla sanità pubblica, il cui rafforzamento dovrebbe in primo luogo guardare al territorio. Averlo sguarnito di presidi e aver concentrato tutto in poche, grandi strutture ospedaliere crea un “imbuto” che in situazioni come questa rischia di portare al collasso le strutture, ma anche in situazioni di normalità reca non pochi disagi ai cittadini.
Di pari passo va la tematica ambientale: viviamo in una delle zone maggiormente inquinate d’Italia, quindi un grande piano di piantumazione urbana e la realizzazione del Parco della Piana diventano prioritari, non solo per il benessere psichico dei cittadini, ma anche come grande intervento per la salute pubblica.
In relazione a questo, e alle conseguenze della grave crisi economica che chiede di cambiare modelli di sviluppo, investendo in ricerca, innovazione e produzione sostenibile ad alta tecnologia, si impone l’abbandono chiaro e netto del progetto per il nuovo Aeroporto di Peretola.
Occorre investire in una nuova idea dello sviluppo del trasporto pubblico su rotaia e su gomma: gli investimenti devono andare in questa direzione e in quella di una grande rete di piste ciclabili, che colleghi non solo luoghi di svago domenicali, ma soprattutto quelli dello studio e del lavoro.
Insomma, un grande programma di rinnovamento dell’azione di Governo in Toscana che ponga le basi di una seria inversione di tendenza rispetto all’esistente, e che possa aggregare le forze che non si sono attualmente ritrovate nella proposta del centro-sinistra.
Non si può tacere che per fare questo occorre rimettere in discussione anche la candidatura a Governatore: quella attualmente indicata non appare capace di interpretare queste esigenze di rinnovamento, anzi sinceramente ci pare esattamente il contrario.
È una fase che richiede coraggio e generosità, ed auspichiamo che le forze politiche del centro-sinistra e della sinistra sappiamo trovarle, per indicare una proposta in cui tutti ci si possa riconoscere e davvero garantire di battere qualsiasi ipotesi di governo della destra nella nostra Regione.
Se purtroppo non si costruirà davvero qualcosa di nuovo ed unitario, diventa per noi impossibile pronunciarsi sul voto alle prossime Regionali.
Sia chiaro che non proponiamo ipotesi di non voto, anzi: è doveroso andare a votare e sollecitiamo tutti a farlo, decidendo autonomamente, in base alle proprie convinzioni, a chi dare fiducia.