Il comitato Mamme No Inceneritore ha inviato una lettera ai sindaci e ai rappresentanti dei Comuni del Mugello con l’obiettivo di aprire con loro un dialogo sul problema dei rifiuti. Ecco il testo:
“In questi mesi abbiamo letto diverse dichiarazioni e interventi pubblici da parte dei sindaci ed ex sindaci dei Comuni mugellani, in merito all’inceneritore di Firenze e alla discarica di Firenzuola. Negli ultimi giorni, a seguito della pubblicazione della Sentenza del Consiglio di Stato, che ha messo la parola fine al lungo e dibattuto progetto dell’inceneritore di Firenze, questi interventi sono andati aumentando e per questo abbiamo deciso di scrivervi per condividere alcuni pensieri e valutazioni sulla sentenza, sulle dichiarazioni di questi giorni e sul futuro.
Come Mamme NO Inceneritore ci siamo battute con forte determinazione fin dalla nascita del comitato. In questi anni la sensibilità in tema di rifiuti è cambiata molto, anche grazie all’indefesso lavoro messo in moto da noi e dagli altri comitati, cittadini e associazioni ambientaliste.
Condividiamo alcune preoccupazioni espresse in questi giorni, in merito alla possibile riapertura e ampliamento della discarica di Firenzuola, conosciuta anche come “Il Pago”, per cui il 12 febbraio 2018 eravamo in Piazza a Firenze a manifestare a fianco del comitato di Firenzuola.
Noi l’abbiamo sempre dichiarato e le esperienze dei tanti Comuni virtuosi in Italia ne sono la prova, per risolvere il problema dei rifiuti bisogna partire dalla testa, non dalla coda: i rifiuti vanno diminuiti, differenziati, riciclati e riusati. Soltanto avviando questo processo si può veramente sperare di poter chiudere le discariche e gli inceneritori.
Purtroppo i dati relativi alla Raccolta Differenziata (RD) dei Comuni Mugellani sono a dir poco imbarazzanti: ad esclusione di Dicomano, tutti gli altri Comuni sono ben lontani dal raggiungere la minima percentuale di Raccolta Differenziata imposta per legge (il 65%, che doveva essere raggiunta già dal 2012).
Sappiamo che in molti Comuni del Mugello si sta lavorando per passare finalmente al Porta a Porta, vi chiediamo quindi di fare uno sforzo importante e collettivo per diventare un esempio positivo per il resto dei Comuni Toscani e oltre.
In questi giorni abbiamo chiesto al Presidente Enrico Rossi di incontrarci per parlare proprio di queste questioni. Una delle richieste che rivolgiamo al Presidente è infatti quella di avere un modello diverso di aree territoriali ottimali (ATO) per la gestione rifiuti e più competitivo sul fronte dei gestori rifiuti e in particolare sulla fase di raccolta. Crediamo che per raggiungere obbiettivi importanti sia intanto indispensabile avere dirigenze tra i gestori (in primis Alia) e negli Ato che sposino a pieno una visione e una mission che sia davvero circolare.
E su questo fronte voi potete fare tantissimo: chiedete di avere un servizio all’altezza di Porta a Porta (come hanno molte altre zone di Italia come per esempio i territori coperti da Contarina), chiedete di passare alla Tariffazione Puntuale (che premia chi differenzia bene e “scova” tutte le utenze non paganti), lanciate progetti innovativi per mettere definitivamente al bando la plastica nei vostri Comuni (lo stanno facendo ministero dell’ambiente e parlamento europeo), attivate il servizio di raccolta differenziato nei mercati e nelle sagre, etc…
Come vedete il ruolo del vostro Comune può essere quello di protagonista e parte attiva e non deve essere quello di un semplice spettatore di scelte imposte da Gestori o Enti lontani dal vostro territorio.
Questa vittoria per noi è un punto di partenza, vogliamo finalmente vedere realizzato un servizio degno di questo nome, che veda raccolta porta a porta con tariffazione puntuale, Distretti del Riuso e Riciclo, fabbriche di recupero delle materie prime seconde. Un sistema che incontri le responsabilità dei cittadini, degli amministratori e dei gestori e le responsabilità dei produttori di imballaggi, dei distretti industriali (vedi tessile e cartaceo), etc.
La Città Metropolitana di Firenze e la Regione Toscana hanno la grande occasione di poter diventare un modello positivo non solo per l’Italia ma per il mondo intero.
L’inceneritore, con la sentenza del Consiglio di Stato, non si farà e per questo chiediamo di non perdere altro tempo, siamo convinti che la Regione Toscana, lavorando bene e facendo sistema, possa fare a meno di qualsiasi inceneritore e progressivamente anche delle discariche“.