Lega Sesto: “500 persone alle giostre no, 700 ai concerti sì. Logica sconcertante della giunta”

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Giostrai-Sesto
Foto ripresa dalla pagina Facebook della Lega Sesto Fiorentino

No al tradizionale luna park di settembre in piazza Spartaco Lavagnini. Troppi i casi da Coronavirus negli ultimi giorni. Lo ha deciso giovedì 20 agosto la giunta comunale di Sesto Fiorentino.

Il provvedimento dell’amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Falchi ha scatenato la protesta dei giostrai, riunitosi davanti al palazzo comunale in piazza Vittorio Veneto nella mattinata di sabato 22 agosto.

Grazie sindaco per non farci lavorare” è il testo di un cartello mostrato da uno dei protestanti. Tra i presenti anche Daniele Brunori della Lega Sesto che si esprime così sulla decisione della giunta:

E’ questa la sconcertante logica che sta caratterizzando gli ultimi giorni di questo torrido agosto sestese.

Una logica alla quale i giostrai e gli ambulanti fieristi si sono ribellati e oggi hanno giustamente manifestato la propria rabbia in Piazza Vittorio Veneto.

Siamo andati ad ascoltare le loro ragioni, intervistando i participanti, tra cui il loro rappresentante Luca Moruzzi, storico giostraio da generazioni.

Moruzzi si dichiara sconcertato dalla decisione del sindaco, che tra l’altro è ancora in vacanza e ha dato ordine tassativo di non ricevere e non negoziare con i giostrai.

Uno sconcerto che deriva in primo luogo dal fatto che vi è un protocollo regionale che regola fiere ed eventi simili, che i giostrai si dichiarano ovviamente pronti a rispettare, aggiungendo anche la possibilità di garantire un contingentamento a 500 persone con stewards ad entrata ed uscita, a carico dei giostrai stessi.

Ma il protocollo il Comune di Sesto ha deciso di non seguirlo, adducendo motivazioni di cautela per l’arrivo della fantomatica seconda ondata pandemica.

Peccato che, però, il giorno dopo siano stati confermati i concerti a cui assisteranno in piazza ben 700 persone.

Un doppiopesismo incomprensibile, che ha scatenato la protesta di stamattina, inacerbita anche dal fatto che la delegazione non è stata accolta in Palazzo Comunale; e alcune fonti ci parlano addirittura di consiglieri ed assessori presenti che hanno lasciato il palazzo dall’uscita secondaria proprio per non incrociare i manifestanti.

Un atteggiamento che ci auguriamo sia stato travisato perché rappresenterebbe un ulteriore motivo di protesta ed indignazione.

Da parte nostra ci preme comunicare la totale solidarietà con le ragioni dei giostrai, che vogliono soltanto lavorare in sicurezza, rispettando le regole concordate in sede regionale.

E vorremmo anche rimarcare il rammarico per la soppressione di una manifestazione come la fiera, che oltre a rappresentare un’occasione di svago per grandi e piccoli, è un simbolo sestese da decenni, quando nacque intorno alla festa della Misericordia e alla sua pesca di beneficienza e dava la possibilità anche ai sestesi di tutte le estrazioni sociali di godersi momenti di serenità e socializzazione.

Non possiamo poi non chiederci il perché di questa evidente disparità di trattamento tra le associazioni che organizzano i concerti rispetto ai giostrai e gli ambulanti fieristi.

Ci auguriamo che non sia per le simpatie politiche di quest’ultimi, che hanno salutato il nostro arrivo con un’ovazione e cori entusiasti per la Lega.

Sarebbe una sconfitta non soltanto per i giostrai ma per la città tutta”.

Publiée par Lega Sesto Fiorentino – Salvini Premier sur Samedi 22 août 2020

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