Luna Park, Lega Sesto: “Vergognoso che sindaco non accetti d’incontrare i giostrai”

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Giostrai-Sesto
Foto ripresa dalla pagina Facebook della Lega Sesto Fiorentino

A Sesto Fiorentino è caldo il dibattito sul mancato svolgimento del tradizionale luna parka di settembre in piazza Spartaco Lavagnini. Lo ha deciso la giunta comunale la scorsa settimana. Colpa dei troppi contagi da Coronavirus.

Il provvedimento dell’amministrazione ha scatenato la protesta dei giostrai che, nella mattinata di sabato 22 agosto, hanno manifestato davanti al palazzo comunale in piazza Vittorio Veneto. Tra i presenti anche Daniele Brunori della Lega Sesto Fiorentino che continua a battersi per la loro causa:

Ma che pensavi? Che con quella manifestazione ci avresti fatto cambiare idea?”

E’ con queste parole, trasudanti arroganza, che il rappresentante dei giostrai è stato liquidato martedì scorso dal segretario del sindaco Falchi, a margine della seconda protesta contro l’Amministrazione che ha cancellato la storica fiera di Sesto Fiorentino.

Il sindaco, infatti, ha scelto di non incontrare neppure i giostrai, e di seguire la linea “dura” per la fiera, senza alcuna negoziazione o compromesso, che possa consentire lo svolgimento della fiera anche se a ranghi ridotti.

Ma i giostrai e gli ambulanti fieristi non demordono, e noi del Gruppo Lega di Sesto Fiorentino, siamo stati al loro fianco, con una massiccia presenza..

Dalle 10 di stamani fino ad oltre le 12:30, una trentina di giostrai hanno pacificamente manifestato di fronte al Comune, aspettando invano una convocazione da parte del Sindaco, che, anche oggi, si è rifiutato di incontrare i manifestanti.

Della manifestazione è stata parte attiva anche Vanessa Fiaschi, responsabile politica della Lega per la Piana Fiorentina e candidata alle prossime elezioni Regionali, da sempre attenta alle tematiche del territorio sestese, che ha attaccato duramente il sindaco: ‘Non è accettabile che il sindaco Falchi non si degni neanche di incontrare i giostrai, che hanno il pieno diritto di lavorare in sicurezza, come da protocollo sottoscritto dalla Regione Toscana; è una vergogna che il primo cittadino non voglia neppure accogliere una delegazione di manifestanti che per tre giorni sono venuti a chiedere un incontro, manifestanti che sono famiglie, già prostrati da questa emergenza COVID’.

Nel frattempo, a Mezzana di Prato, il Sindaco Biffoni (non proprio un leghista) ha dato il via libera allo svolgimento della fiera, perché, citando le parole del sindaco di Prato, ‘la legge lo consente e non impedirò mai attività lavorative consentite da ordinanze nazionali e regionali, perché sennò diventa inutile pensare alla ripartenza della città senza sostenere chi intraprende e lavora’.

Un pensiero condivisibile e di buon senso, che però non sembra intaccare l’ostinata sordità mostrata dal sindaco Falchi e dal suo staff alle preghiere dei giostrai.

Una sordità che diventa invece apertura e disponibilità nei confronti dei concerti organizzati per l’anniversario della Liberazione della città, a cui parteciperanno 700 persone.

Da parte nostra duole quindi constatare questo odioso doppesismo e – forse ancor di più – questo ghigno ed ignoranza dei primi della classe (per dirlo con le meravigliose parole del Cyrano di Guccini). 

Un’arroganza che evidenzia come questa amministrazione, salita al potere all’insegna della partecipazione e del confronto, alla prova dei fatti si mostri carente dal punto di vista democratico.

In tempi di COVID la potremmo definire democratica asintomatica”.

 

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