Lorenzo Falchi un anno dopo. Il sindaco si racconta a TuttoSesto

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E’ passato un anno dalla vittoria di Lorenzo Falchi alle elezioni comunali. Tuttosesto.net l’ha intervistato per fare il bilancio di questi primi 365 giorni di lavoro.

Un anno dall’elezione a sindaco di Sesto. Si può dire che, oltre alla vittoria elettorale, l’altro tuo successo – e quello delle forze politiche che ti hanno sostenuto – è stato l’aver riportato in piazza la gente?
Sì, è vero ed era uno dei nostri principali obiettivi. Volevamo una città viva e partecipata e stiamo riuscendo a coinvolgere le persone, a portarle nelle strade e nelle piazze, a cogliere le opportunità offerte dalla nostra città“.

Che bilancio ti senti di fare dell’attività di questo primo anno della tua amministrazione?
È un bilancio positivo senza dubbio, con tante cose fatte e tante ancora da fare. Quello che davvero ha funzionato, in questi dodici mesi, è stato poter sentire l’apporto e il contributo di tutta la città che non ci ha lasciati soli, ha criticato e ha proposto, ha permesso di tracciare un cammino comune. È forse l’elemento più importante che ha caratterizzato questo primo anno“.

 

In campagna elettorale ti sei battuto – e lo stai facendo tuttora – contro l’inceneritore e il nuovo aeroporto. Capitolo rifiuti. La giunta ha approvato due delibere. Nella prima sono contenute delle osservazioni che avete presentato al Consiglio regionale sul piano dei rifiuti. Nella seconda avete richiesto all’Ato Toscana Centro il passaggio al porta a porta su tutto il territorio comunale. Cosa succederà ora?
Per quanto riguarda la prima delibera, toccherà al Consiglio regionale valutare le nostre osservazioni. Da parte nostra insistiamo: l’impianto di Case Passerini deve essere tolto dal Piano Regionale perché inutile e superato. Sul secondo punto siamo al lavoro, la palla ora è in mano all’ATO che dovrà approvare la variazione al piano d’ambito“.

Capitolo aeroporto. La VIA non arriva, l’opera è tra i “project review” inseriti dal governo nel Documento di Economia e Finanza e per di più potrebbe essere incompatibile con il nuovo stadio della Fiorentina. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Siamo in una situazione assurda e paradossale di incertezza. Sul comportamento e le responsabilità di altri Enti non intendo entrare, diciamo che, ad oggi, l’unica cosa certa è la nostra contrarietà: useremo tutti gli strumenti a disposizione per favorire un ripensamento dell’intero assetto dell’area“.

Politica cittadina. In molti si aspettano un cambio di passo sui temi Palazzo Pretorio, riqualificazione del centro, Pl1-Pl13 e Lucciola. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, qualche mese fa dicesti che a fine marzo avreste presentato il project financing. A che punto siete sulla Polisportiva e sugli altri argomenti sopra citati?
Sul project della Lucciola abbiamo lavorato tanto, ma uno dei soggetti con cui stavamo ipotizzando il recupero ha visto un allungamento dei tempi di decisione interni. Sono però fiducioso di arrivare a breve a dare notizie positive. Siamo al lavoro anche su Palazzo Pretorio, per il quale sono allo studio diverse ipotesi e sono in corso contatti con la Regione Toscana soprattutto per quanto riguarda il reperimento delle risorse ingenti per il suo restauro. Sul PL1-PL13 la novità più importante è il subentro al fallimento Margheri di una realtà imprenditoriale con vocazione sociale, con la quale ci siamo confrontati e siamo fiduciosi che presto possano partire i lavori e le opere di urbanizzazione“.

Centro Universitario Sportivo. L’impianto di Val di Rose vive una situazione di degrado. C’è la possibilità di collaborare con il CUS e l’Università per il rilancio del Centro? E’ previsto un miglioramento dei trasporti pubblici?
Con l’Università sono in corso contatti serrati, forti anche della volontà da parte loro di stringere una stretta collaborazione con il Comune che possa portare ad una gestione associata degli impianti. Sui trasporti si è aperta una riflessione con l’avvio dello studio preliminare per il collegamento con la linea 2 del tram“.

Un altro tema molto dibattuto è quello sulla linea 18. Gli abitanti di Colonnata e Querceto chiedono il suo ripristino, ma la sensazione è che ci vorrà ancora molto tempo.
Il ripristino del 18 fu una boutade elettorale del sindaco Nardella, una promessa che ha ritrattato in seguito. Collegare la parte alta di Sesto con i mezzi pubblici è la priorità per quanto riguarda qualsiasi provvedimento riguardante il TPL nel nostro territorio. È sempre bene diffidare da chi pretende di risolvere i problemi con la bacchetta magica: al momento abbiamo sul tavolo diverse ipotesi, ma la soluzione è complessa sotto diversi punti di vista“.

Migranti. A Sesto ce ne sono 88. I 32 sistemati nell’ex biblioteca di via Fratti saranno trasferiti all’hotel Il Gerlino. Un fatto, questo, che ha destato perplessità negli abitanti del centro. L’amministrazione come gestirà questo tema?
Come lo abbiamo gestito finora, costruendo percorsi di integrazione e conoscenza e, soprattutto, non rispondendo alle strumentalizzazioni meschine di chi si inventa dati e notizie pur di soffiare sul fuoco della paura e dell’intolleranza“.

Secondo alcuni l’amministrazione Falchi non rappresenta una vera chiusura col passato. Cosa ti senti di rispondere?
La biografia personale e politica dei membri della giunta parla da sola: si tratta di persone tutte alla prima esperienza. Trovo la critica senza senso, soprattutto perché con i fatti abbiamo dimostrato di non soffrire della sindrome del torcicollo“.

Ti senti di dire o promettere qualcosa ai sestesi in vista del tuo secondo anno di mandato?
Il mio impegno e la mia promessa è quella di proseguire con la stessa determinazione, la stessa apertura e la stessa voglia di confronto il dialogo con cittadini e associazioni, andando avanti con la realizzazione del nostro programma di mandato“.

STEFANO NICCOLI

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