Il Comune di San Piero a Sieve, città natale del maestro Antonio Berti, già da tempo vuole diventare il paese delle sculture e puntare sull’artista Antonio Berti, deceduto a Sesto Fiorentino dove ha svolto tutta la sua carriera artistica e dove si trova lo studio museo con tutte le opere.
Non solo, entro l’anno il Comune mugellano intende valorizzare il collegamento con l’artista procedendo a posare i nuovi cartelli all’ingresso del centro abitato con l’indicazione “paese natale di Antonio Berti.
Da qui la proposta di Forza Italia lanciata dal consigliere metropolitano Paolo Gandola e dalla capogruppo sestese Maria Tauriello affinché le due amministrazioni comunali di San Piero a Sieve e Sesto Fiorentino stipulino un apposito protocollo di intesa per la valorizzazione dell’artista diviso tra i due Comuni di San Piero a Sieve e Sesto Fiorentino.
“Al momento – hanno spiegato – le due amministrazioni fanno parte, insieme ad altri enti, della Fondazione per la scultura Antonio Berti ma sarebbe opportuno arrivare a produrre un vero e proprio protocollo d’intesa così da evitare inutili campanilismi ad avviare una programmazione comune e concordata, volta a valorizzare la figura del maestro Berti nonché promuovere e sviluppare eventi che possano divulgare e promuovere, anche alle future generazioni, l’artista ed il suo patrimonio.
D’altronde – hanno aggiunto – a Sesto Fiorentino Berti ha lasciato un’eredità concreta costituita dalle opere e dall’archivio epistolare e fotografico e da tutto il prezioso materiale presente all’interno del suo studio di via Bernini”.
La proposta – hanno annunciato – sarà formalizzata con una mozione al prossimo consiglio comunale di Sesto Fiorentino mentre il consigliere metropolitano solleciterà al riguardo la consigliera metropolitana delegata alla cultura”.