Mamme No Inceneritore: “Le analisi della qualità dell’aria ante-operam non sono ancora state effettuate. I cantieri non si possono avviare”

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Mamme No Inceneritore

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del comitato Mamme No Inceneritore.

Oggi, Giovedi 13 Ottobre 2016, alcuni comitati cittadini si sono dati appuntamento presso la sede di ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) per chiedere delle risposte sullo stato della qualità dell’aria a Firenze e sui progetti futuri, che si vogliono realizzare, dal forte impatto ambientale (come inceneritore e nuovo aeroporto).

Una delegazione è stata anche ricevuta all’interno degli uffici di ARPAT alla presenza di 3 dirigenti tra cui il Direttore Generale (Marcello Mossa Verde), la Responsabile generale per la qualità dell’aria regionale (Adreini Bianca Patrizia) e il Responsabile del Dipartimento di Firenze (Alberto Tessa). All’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana abbiamo chiesto sullo stato di avanzamento delle analisi ambientali.

L’AIA del 23/11/2015 infatti, in maniera inequivocabile, prescrive a QTHERMO una serie di azioni e analisi da fare prima dell’inizio dei cantieri. Tra queste prescrizioni ci sono alcune analisi che riguardano l’analisi della qualità dell’aria, l’analisi dei terreni dove dovrebbe sorgere l’inceneritore di Firenze e dei terreni circostanti. Alcune di queste analisi devono essere ripetute nell’arco di più stagioni e il risultato deve essere condiviso e valutato da ARPAT.

La stessa ARPAT ci ha confermato che le analisi dell’aria ancora non sono state fatte né si sa quando verranno fatte. In aggiunta ci è stato confermato che il Piano di Monitraggio e Controllo (Ante e Post Operam, quindi prima e dopo l’apertura dei cantieri), non è stato varato.

Quello che abbiamo scoperto oggi, primo scoop di una serie di notizie che divulgheremo nelle prossime settimane, è allarmante e preoccupante. Chiediamo di avere immediata chiarezza su questo punto. Le amministrazioni e le istituzioni locali e regionali non possono prendere in giro i cittadini e le leggi in materia.

Per quanto ci riguarda le analisi ante-operam non sono state fatte nei tempi previsti e pattuiti dall’AIA, e per questo i cantieri non posso avviarsi e nessun Comune può dare il via alla loro apertura.

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