Mamme No Inceneritore: “Nella piana più facile trovare un Pokemon che una centralina attiva”

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Mamme No Inceneritore

Oltre all’ex dirigente dell’Arpat Daniele Grechi (LEGGI QUI), anche il comitato delle Mamme No Inceneritore risponde all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni circa le sette centrali per il controllo della qualità dell’aria.

Il 13 Luglio il comitato Mamme No Inceneritore ha presentato un progetto di monitoraggio della qualità dell’aria a Firenze e nella piana fiorentina. E’ un progetto dal basso di cittadinanza attiva. Gli obiettivi sono ottenere una fotografia del reale stato di inquinamento della piana e proporre un modello diverso di relazione tra cittadini, istituzioni, tecnici e scienziati, in cui la progettazione e la tutela del territorio siano gestite insieme ai cittadini e in cui anche le indagini tecnico-scientifiche siano parte del percorso partecipato.

Siamo stupiti dalla reazione delle istituzioni, ci saremmo aspettati un’accoglienza positiva e una apertura verso una cittadinanza che si cura con grande senso civico del proprio territorio, constatiamo comunque con soddisfazione che il nostro messaggio e stato colto in pieno.

L’Assessore regionale all’ambiente Fratoni, forse dimenticando che anche i Comuni di Campi e Calenzano hanno chiesto ad ARPAT di installare nella piana delle stazioni di rilevamento, ci racconta la storia delle sette centraline.

E’ una storia che conosciamo bene, e a questo proposito leggiamo con vivo interesse la lettera aperta all’Assessore Fratoni del Dottor Grechi, ex Dirigente ARPAT. Vi si legge che le centraline nella piana, a Campi, a Sesto, a Calenzano, sono scomparse dal 2010, per motivi ignoti; nella Piana è molto più facile trovare e incappare in un Pokemon che in una centralina attiva e funzionante.

Le sette centraline sono poste altrove e fanno parte della rete di monitoraggio complessivo regionale, come richiesto dalla normativa europea. Queste sette centraline però, leggiamo ancora nella lettera, non sono affatto rappresentative per l’area suddetta, in cui vivono ben 150.000 persone. Citando ancora la lettera “E’ quindi evidente che, non solo non è noto lo stato della qualità dell’aria attuale nella zona specifica, ma non è possibile verificarne l’evoluzione a seguito dell’attivazione delle nuove sorgenti (inquinanti-ndr)” La situazione specifica della piana, sia per le sorgenti inquinanti già presenti, sia per la conformazione orografica, è complessa e già critica, dal punto di vista ambientale e sanitario, e necessita di un rilevamento puntuale, in loco.

Concludiamo menzionando l’intervento dell’associazione filo inceneritorista Amici della Terra (radiata da Friends of the Earth), che, insieme a Confservizi, sostiene spesso le posizioni del PD metropolitano. All’associazione non è sfuggito il significato della nostra iniziativa , si è infatti subito posta in competizione presentando un progetto analogo a quello di Mamme No Inceneritore, su cui prova a gettare discredito. Ancora una volta le mamme hanno colpito nel segno.

Colpisce nel segno anche il Dottor Federico Valerio (ex Direttore del Servizio di Chimica Ambientale dell’Istituto Scientifico Tumori di Genova), di cui segnaliamo i seguenti interventi a riguardo di alcune dichiarazioni di tecnici uscite sulla stampa locale negli ultimi mesi, su inquinamento e inceneritore.

http://federico-valerio.blogspot.it/2016/07/vecchio-stupidario-per-nuovi.html
http://federico-valerio.blogspot.it/2016/07/vecchio-stupidario-per-nuovi_20.html

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