A Campi Bisenzio è caldo il tema relativo all’arrivo di migranti. Dopo il botta e risposta CasaPound e Paolo Gandola di Forza Italia da una parte e il sindaco Emiliano Fossi dall’altra, è Lorenzo Ballerini, consigliere comunale di Potere al Popolo, a prendere la parola:
“In Italia sono presenti 5 milioni di migranti regolari e circa 500mila senza permesso di soggiorno.
Questi sono i numeri di quella che qualcuno definisce “invasione”.
Spesso chi arriva è il cosiddetto “migrante di transito”, che poi cerca un ricongiungimento familiare in altri Paesi europei.
Certo, su questo ci sarebbe da fare ancora molto, per prima cosa superare il Trattato di Dublino e ripensare una vera politica europea dell’accoglienza.
Poco si è fatto e in modo assolutamente poco coordinato.
La Germania ha accolto nel 2017 “solo” 325370 migranti, l’Ungheria di Orbán nessuno.
Poi c’è lo sciacallaggio mediatico e il tentativo di soffiare sul fuoco della guerra tra poveri.
Gli italiani, fra i paesi europei, sono quelli più propensi a sovrastimare la presenza di migranti.
Sono convinti che siano pari al 25%, ma in realtà non superano l’8%.
In questi anni, l’assenza di una forza di sinistra radicale nel Paese ha favorito questa percezione distorta della realtà.
Così in poco tempo c’è stato il salto di qualità. Si è passati dalla guerra al “clandestino” per arrivare a quella contro il “migrante”, contro il “diverso”, senza se e senza ma, senza distinzione alcuna.
Per questo anche chi arriva nel nostro paese attraverso un percorso e un progetto di accoglienza, essendo a tutti gli effetti un richiedente asilo con necessaria protezione internazionale, se ne deve tornare a casa.
Senza interrogarsi sul perché, tentare di comprendere, di conoscere.
Il polverone mediatico alzato dalla destra locale, da Casa Pound alla Lega passando per Forza Italia, è vergognoso.
I numeri rispetto alla situazione di Campi Bisenzio sono chiari: 68 richiedenti asilo su tutto il territorio, uno ogni 700 abitanti.
Chi dice il contrario, chi strumentalizza, chi fomenta odio solo per un po’ di consenso, dovrebbe vergognarsi.
Il progetto SPRAR, al netto di molte criticità di gestione, è il migliore anche perché garantisce il maggiore controllo pubblico.
Per questo è necessario superare la gestione emergenziale dell’accoglienza e favorire la gestione pubblica, per evitare che vere e proprie organizzazioni d’affari possano fare del profitto sulla pelle della povera gente.
Non solo, ma è necessario promuovere l’autonomia delle persone che transitano anche solo per un periodo o risiedono sul nostro territorio, rifiutando le leggi Minniti-Orlando e tutte le precedenti leggi razziste.
Accoglienza e solidarietà fra i popoli. Se questo oggi farà scendere il nostro consenso, pazienza. Continueremo a lavorare per costruire un mondo migliore per chi verrà domani”.