Chissà cosa ne penserebbe Lino Chini, il vecchio parroco di Padule di questo orrendo muro che toglie il rumore della ferrovia, ma che toglie anche la visuale sulle colline di Sesto.
Lui, che era costretto a percorrere viottoli insidiosi per raggiungere, da Sesto, la sua parrocchia, e che attraverso le sue sestine polemizzava con l’Amministrazione dell’epoca. Come si sarebbe espresso nei confronti di questa colata di cemento?“
quella porca strada detta del trebbio al Fosso di Gavine”
dove i giovani che andavano a scuola scivolavano nel fango
E’ proprio davanti a questo muro che gli abitanti di via di Padule, nella mattinata di sabato 24 aprile 2021, hanno manifestato per protestare contro l’opprimente impatto che queste barriere hanno sulla loro quotidianità. Oltre all’evidente disagio che procura un muro di cemento armato alto più di 7 metri, i manifestanti denunciano alcune evidenti modifiche non autorizzate rispetto al progetto approvato: la curva che sposta il muro di due metri verso le case e un muro a secco che mostra un rigonfiamento potenzialmente pericoloso verso la strada e verso una delle case sul lato destro della carreggiata.
Per verificare che i lavori effettuati da RFI siano in linea con il progetto, i cittadini di via di Padule chiedono l’intervento del Sindaco dei tecnici del Comune e “reclamano con forza e determinazione la mitigazione dell’impatto delle barriere indispensabile per il miglioramento dal punto di vista urbano, estetico e ambientale, non solo per la strada via di Padule, ma anche per tutto il Quartiere”
DANIELE NICCOLI