Muscas (Sesto Civica): “Basta polemiche su inceneritore. Lasciamo parlare i fatti”

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Continua a far discutere il tema dell’inceneritore. “Basta con gli allarmismi gratuiti” aveva detto lo scorso 13 maggio Fabrizio Muscas (LEGGI QUI). Al capolista di Sesto Civica aveva replicato Luca Tomassini, portavoce per Fratelli d’Italia a Sesto Fiorentino (LEGGI QUI). Di seguito la risposta a quest’ultimo di Muscas.

“Crediamo che questioni importanti come l’inceneritore vadano discusse seriamente, ed è con un certo rammarico che ci vediamo ‘trascinati’ in una polemica da parte di chi forse cerca un po’ di visibilità. Rispondiamo cortesemente, e solo per correttezza d’informazione nei confronti dei cittadini: forse Tomassini ha la memoria corta, ma il Movimento Sesto 2014 non era nemmeno rappresentato in Consiglio quando si è votato su inceneritore e Ztl, quindi l’accusa di aver preso parte a queste decisioni è priva di fondamento. Non c’eravamo, ma erano presenti, votando a favore, coloro che oggi si trovato insieme a Tomassini sul fronte del no all’infrastruttura. Sulla Ztl, invece, da quando esistiamo abbiamo sempre sostenuto l’esigenza di una sua revisione. Oggi crediamo fermamente in un’alleanza con il PD perché Lorenzo Zambini è un candidato espresso dal voto popolare, proprio grazie a quelle primarie che noi per primi abbiamo sempre caldeggiato. Siamo rimasti sempre sulle nostre posizioni rispetto all’inceneritore, come testimoniano le mie vecchie interviste che regolarmente vengono passate al setaccio in cerca di contraddizioni, che non ci sono. È la situazione a Sesto che è totalmente cambiata rispetto a due anni fa: il PD ha subito una scissione, il Comune è stato consegnato al Commissario Prefettizio, e Zambini è emerso come una figura giovane, di rottura con il passato e soprattutto propositiva. Da medico, e uomo di scienza, preferisco rispondere con i fatti e i numeri: numerosi studi (studio pilota Aerosol Sesto Fiorentino, progetto Patos, progetto Airuse, progetto Pegaso, rilevazioni centraline Arpat), condotti dal professor Roberto Udisti, del Dipartimento di Chimica del Polo Scientifico (Università di Firenze) ci dicono che la qualità dell’aria nella Piana è mediamente buona, e che a causare gli sforamenti delle polveri sottili sono soprattutto le maggiori concentrazioni delle emissioni da traffico e da riscaldamento domestico, incrementate dalla scarsa circolazione atmosferica che si registra nei periodi freddi. Allargando l’osservazione ad aree vicine, il contributo delle emissioni dell’inceneritore a Montale è risultato poco significativo, pari al 5% nell’area ristretta di una cittadina che ha solo 10mila abitanti, in linea con i dati Ispra che attribuiscono agli inceneritori appena lo 0,03% della produzione di diossine a livello nazionale. A Montale, il maggiore contributo alle emissioni (34%) di polveri sottili nei giorni di superamento dei limiti è causato dalla combustione di biomasse. Saranno i cittadini a valutare, anche sulla base di questi dati, la decisione da prendere. Non basta elencare una serie di sostanze come se fosse una lista della spesa – conclude Muscas – per dichiararne la pericolosità e giocare sui timori dei sestesi: seguendo lo stesso ragionamento, ossia senza considerare quantità, dosaggi, ecc… qualsiasi sostanza può essere pericolosa. Persino la panna, se ne mangiamo un quintale. Infine, non sono certo le proposte folkloristiche di teleferica a Monte Morello o telecamere anticrimine nelle case dei cittadini che contribuiranno a rilanciare la nostra città”.

 

 

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