La giunta regionale toscana e la giunta comunale di Sesto Fiorentino hanno approvato, nelle sedute, rispettivamente, di lunedì 30 settembre e martedì 1 ottobre, le linee guida per la costituzione della “Fondazione Museo Archivio Ginori della Manifattura di Doccia”.
Il documento, redatto dal comitato tecnico individuato nell’accordo di valorizzazione e composto da rappresentanti del MIBACT, della Regione Toscana e del Comune di Sesto Fiorentino, delinea la missione e le prospettive del Museo di Doccia, ponendo gli obiettivi gestionali e culturali che dovrà cercare di conseguire dopo la riapertura.
Dal punto di vista giuridico, il Museo sarà retto da una fondazione di partecipazione costituita inizialmente da Regione Toscana, Comune di Sesto Fiorentino e Mibact, ognuno dei quali partecipare apportando la dotazione iniziale di risorse economiche necessarie all’attività. Oltre ai tre fondatori, nell’Ente potranno partecipare con titoli e qualifiche diverse altri soggetti, persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private.
Il Museo sarà “rifunzionalizzato” in senso culturale e sociale prendendo a modello le più importanti esperienze italiane ed europee e sarà non soltanto un centro di conservazione dei prodotti della Manifattura di Doccia, ma anche un museo del territorio e del lavoro, inserito nei circuiti museali metropolitani e nazionali.
“Dopo questo fondamentale passaggio, la Regione Toscana e il Comune di Sesto – dichiara la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni – sono molto fiduciosi che si arrivi in tempi rapidi alla costituzione della Fondazione Museo Archivio Ginori con il sostegno diretto del governo. Il mio auspicio è che il ministro Franceschini confermi adesso le posizioni già sostenute nel corso del suo primo mandato alla guida dei beni culturali“.
“Con l’approvazione delle linee guida segniamo un ulteriore passo in avanti verso la costituzione della Fondazione e la riapertura, in una chiave contemporanea e innovativa, del Museo di Doccia – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Insieme alla Regione ci siamo attivati presso il MIBACT arrivare al più presto alla costituzione dell’Ente e avviare il percorso di riapertura vero e proprio del museo, uno scrigno di arte e storia da troppo tempo chiuso al pubblico“.
Comune di Sesto Fiorentino