Nasce il percorso de “I luoghi di don Milani a Calenzano”

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Un percorso che vuole raccontare gli anni di don Lorenzo Milani a Calenzano, dove ha aperto la prima Scuola popolare, nei locali della parrocchia di San Donato. Sette anni, dal 1947 al 1954, in cui ha lasciato tracce tangibili sul territorio ma soprattutto nei suoi allievi e nella comunità. Fu lo stesso don Milani a scrivere alla madre, nel 1952: “In quanto a San Donato, io ho la superba convinzione che le cariche di esplosivo che ci ho ammonticchiato in questi cinque anni non smetteranno di scoppiettare per almeno cinquanta anni sotto il sedere dei miei vincitori”.

Nel centenario della nascita, in collaborazione e su proposta dell’Associazione di volontariato Gruppo don Lorenzo Milani di Calenzano, il Comune ha realizzato il progetto “I luoghi di don Lorenzo Milani”, per ricordare l’impegno civile e religioso che ha contraddistinto la sua vita. Il progetto ha anche il patrocinio del Comitato nazionale del centenario. Lunedì 26 giugno alle ore 18 ci sarà l’inaugurazione ufficiale, nella piazza di San Donato.

I luoghi sono stati mappati sul territorio e in ciascuno di essi è presente una descrizione, un aneddoto, un riferimento temporale e biografico. Il percorso si può percorrere a piedi o in bicicletta. Sui cartelli ci sono la mappa e un qrcode che rimanda alla descrizione completa del progetto. Due totem sono nella piazza di San Donato e nel chiostro della parrocchia, davanti ai locali della Scuola popolare, altri cartelli sono a La Chiusa, nella zona del Saccardo, nella zona del Chiosina e alla sede dell’associazione Gruppo don Milani.

Tramite i cartelli si scopre di più sulle attività della Scuola popolare, aperta a tutti, con momenti formativi in cui il priore chiamava insegnanti e studiosi per approfondire con i suoi ragazzi vari e diversi argomenti, ma anche su episodi come la ristrutturazione di un edificio per farne una cappella a La Chiusa, andando a prendere “la rena” al torrente Marina o la costruzione di una casa per Marcella, la vedova di un operaio morto sul lavoro.

I calenzanesi ma anche chi proviene da fuori – spiegano il sindaco Riccardo Prestini e l’assessore con deleghe alla Cultura e alla Comunicazione Irene Padovani potranno scoprire delle storie meno conosciute, che testimoniano le tracce potenti e incisive di don Milani negli anni in cui è stato a San Donato. L’Amministrazione ha accolto la proposta del Gruppo don Milani ed è nato così questo progetto, per riflettere sulle azioni concrete di don Lorenzo, sul suo impegno religioso e civile, che vogliamo ricordare e mantenere vivo”.

Comune di Calenzano

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