Ordine degli ingegneri: “Serve un piano integrato dei trasporti locali”

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La “cura del ferro” ovvero l’espansione dei km delle tranvie verso la Piana e Prato sarebbe stata argomento di un vertice pre-natalizio tra amministratori, tecnici  e il Governatore della Toscana Eugenio Giani. Sull’argomento oggi si è espresso anche l’ordine degli ingegneri:

Per l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze la prospettiva di un prolungamento delle linee della tramvia nell’area metropolitana può essere un’opportunità, ma sarà necessario avere prima una visione d’insieme con gli altri sistemi di collegamento.

“Siamo favorevoli al progetto, ma auspichiamo che ci sia al tempo stesso un vero piano del trasporto pubblico locale – spiega Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine -. Occorre un’integrazione tra tramvia, ferrovia e gli altri mezzi di trasporto. Da Firenze a Sesto Fiorentino, ad esempio, ci sono linee ferroviarie abbastanza rilevanti. Quindi benissimo prolungare la tramvia, ma è importante andare avanti anche con un piano del trasporto pubblico locale che unisca tutte le componenti”.

Potenziare quindi anche i collegamenti esistenti da tempo sul territorio: “Le ferrovie, pur essendo già presenti, non vengono prese molto in considerazione  – aggiunge il presidente Fianchisti -. Ci piacerebbe vedere un disegno globale, con priorità ben definite”. La speranza inoltre è che i nuovi investimenti non ricadano solo su nuovi programmi, ma rimettano in moto cantieri ormai fermi da tempo a causa del Covid e difficoltà negli appalti: “Bene per questi nuovi progetti, ma ci sono anche tanti lavori fermi che sarebbe importante far ripartire”.

Resta centrale inoltre l’obiettivo, entro il 2035, di un trasporto collettivo con solo mezzi green (metano e/o elettrico), dotati di un basso costo km/passeggero. “Puntare sull’eccellenza della mobilità ecologica – commenta Fiorenzo Martini, coordinatore Commissione Mobilità, Trasporti ed Infrastrutture dell’Ordine – significa valutare attentamente tutte le soluzioni di trasporto alternative. E l’area fiorentina offre spunti per future realizzazioni green con punti isolati di ricarica con o senza inmoving-charging”.

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