I resti di alcune edificazioni sono tornate alla luce nelle scorse settimane durante i lavori al piano interrato di Palazzo Pretorio. I manufatti sembrano essere riconducibili a una o più strutture presenti in antico nello stesso luogo del Palazzo. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli archeologi della Soprintendenza, cui adesso spetterà il compito di studiare i ritrovamenti e di determinarne storia e datazione.
I lavori sono stati sospesi per poi riprendere quasi immediatamente in altre zone dell’edificio, senza interferire con l’intervento della Soprintendenza, conclusosi in breve tempo, e senza comportare ritardi.
“È emozionante scoprire come Palazzo Pretorio abbia ancora tanto da raccontarci – afferma il sindaco Lorenzo Falchi – I ritrovamenti sono importanti e il loro studio permetterà di definirne il valore storico e archeologico. È presto per fare ipotesi e aspettiamo che gli archeologi completino il loro lavoro che potrebbe offrire nuovi spunti e nuove idee per la valorizzazione del Palazzo”.
Grazie al lavoro della ditta esecutrice e dei nostri uffici, attraverso l’assessorato ai Lavori Pubblici, il piano di messa in sicurezza va avanti e siamo sempre più orgogliosi di essere riusciti a mettere in atto una serie di interventi indispensabili per la conservazione del palazzo – prosegue Falchi – La collaborazione con la Soprintendenza ha permesso di non fermare le lavorazioni nonostante i ritrovamenti, mantenendo inalterato l’obiettivo della consegna entro l’autunno. La facciata, dopo anni, sarà liberata dai ponteggi, pregevoli fregi saranno recuperati e restituiti alla nostra città, in attesa della riapertura vera e proprio.
Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 avvieremo un percorso che farà tesoro dell’esperienza positiva della Lucciola – prosegue ancora il sindaco -. Con la partecipazione di cittadini e realtà associative individueremo le funzioni e le future destinazioni culturali e sociali che saranno ospitate dal Palazzo, definendone il recupero e la riapertura”.
Comune di Sesto Fiorentino
