Patrimoniale, Rosano (FdI Sesto): “La sinistra non perde il vizio”

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Fratelli d'Italia

Lunedì 7 dicembre, nel corso di un incontro online, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si sono concentrati sulla patrimoniale come strumento per uscire dalla crisi.

Su questo argomento prende posizione anche Romeo Rosano, coordinatore sestese di Fratelli d’Italia:

Il vizietto non si perde mai. Ed è una prerogativa della sinistra in genere, in ogni sua sfumatura, parlare di patrimoniale ad ogni piè sospinto. Sentendo la dotta dissertazione di qualche giorno fa tra Fratoianni ed il sindaco Falchi non possiamo che arrivare ad alcune conclusioni.

Certo, concordiamo anche noi che in momenti di criticità, chi più ha debba solidarizzare ed aiutare chi è in serie difficoltà. Non ci sembra, però, sia morale additare i cosiddetti ‘ricchi’ veicolando il concetto molto comunista che chi ha sia un pescecane arricchito.

Riteniamo altresì che chi dispone di un patrimonio l’ha costruito col lavoro e spesso con sacrificio, fatto salvo ovviamente chi ha costruito fortune con speculazioni e finanziamenti statali di favore, gente questa assimilabile molto spesso al potere costituito e sovente proprio alla sinistra più o meno democratica.

Ci chiediamo come mai si voglia ricorrere ad una patrimoniale creando precedenti che minano il concetto di possesso quando sarebbe molto più corretto moralizzare uno Stato spendaccione che dilapida il frutto del lavoro di tutti noi.

Ne abbiamo soprattutto con questo governo mirabili esempi, Task Force ben pagate che si sovrappongono a Ministeri affollatissimi di funzionari che dovrebbero e potrebbero svolgere quelle funzioni per le quali son pagati; consulenti esterni strapagati che spesso non capiamo che funzione debbano avere; partecipate a scatola cinese dove si perde il filo dell’utilizzo ma che comunque si avvalgono di presidenti, vicepresidenti, segretari, impiegati in un poltronificio indegno ed immorale; senatori a vita che ci costano una fortuna anche dopo morti per più generazioni e della cui funzione avremmo molto da discutere e dire.

Potremmo proseguire ancora per molto nell’elencare i fiumi di denaro dell’Erario che fuggono via come acqua dalle fontane senza rubinetto. Prima di parlare di patrimoniale si sia avveduti e probi nel gestire la res publica, si dia esempio di moralità ed efficienza, poi, quando e se sarà necessario, eccezionalmente si chieda a chi può quel quid in più che le necessità momentanee richiedono“.

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