Il gruppo consiliare del PD ha presentato giovedì scorso durante la discussione sul Bilancio comunale 2017 due ordini del giorno relativi alla disciplina della TARI, respinti dal Consiglio comunale. Due atti con cui si proponeva all’Amministrazione comunale di valutare la riduzione della TARI per gli esercizi no-slot e per le utenze non domestiche che si rendono disponibili alla donazione delle rimanenze di cibo.
“Due proposte concrete e di buon senso; due facoltà previste dalla normativa e che sarebbero potute diventate scelte significative per il nostro Ente locale”, afferma il consigliere comunale Michele Adamo. “E invece, ancora una volta, il Consiglio non accoglie le proposte del nostro gruppo consiliare su due temi di particolare rilevanza e con importanti ricadute sulla vita dei cittadini”.
“Lo spreco alimentare è un fenomeno intollerabile che richiede un impegno forte in prevenzione e sensibilizzazione”, sottolinea la consigliera Sara Martini. E continua: “Da settembre è entrata in vigore la legge n. 166 del 2016, testo che chiarisce e semplifica le modalità con cui è possibile donare eccedenze alimentari. Nel frattempo, il Consiglio comunale di Sesto ha bocciato a novembre una mozione proposta dal nostro gruppo consiliare che metteva al centro la lotta allo spreco alimentare a partire dalle scuole della città. E ora boccia la proposta di uno sconto sulla tassa sui rifiuti per le attività commerciali e industriali, proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione, facoltà prevista dall’art. 17 della nuova legge nazionale”. Conclude Martini: “L’iniziativa per lo sgravio fiscale è delegata ai singoli Comuni. Ebbene, quello di Sesto Fiorentino ha deciso per il momento di non farla propria”.
Sottolinea Adamo: “La ludopatia è una patologia da combattere, prevenire e curare come ogni altra forma di dipendenza patologica, con l’intervento di tutte le Istituzioni. Non solo a parole ma anche con scelte e azioni concrete. La nostra proposta voleva essere un primo passo: accogliere con favore, attraverso un contributo simbolico, la scelta degli esercizi di non installare o dismettere, nel corso dell’anno, slot machine, apparecchi di video-poker, videolottery o altri apparecchi con vincite in denaro. Dispiace che la maggioranza in Consiglio si sia tirata ancora una volta indietro nel momento di votare atti concreti per la nostra città“.