Premio Seste d’Oro alla memoria di Piero Gelli

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Lorenzo Falchi-Seste d'Oro-Piero Gelli
Foto: Comune di Sesto Fiorentino

Giovedì 17 giugno alle 17.30 nel cortile della biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino si è svolta la cerimonia commemorativa delle Seste d’Oro dedicata alla memoria di Piero Gelli.

Il premio è la più alta onorificenza assegnata dal Comune di Sesto Fiorentino a cittadini che si sono particolarmente contraddistinti durante la loro carriera.

Il sindaco Lorenzo Falchi ha assegnato il premio alla memoria del critico letterario, musicale e autore Piero Gelli, scomparso il 9 maggio 2020.

Il primo cittadino ha spiegato come il progetto iniziale fosse quello di premiare il professor Gelli nel marzo 2020. Idea, però, sfumata per via dello scoppio della pandemia. Alla cerimonia hanno partecipato parenti e amici, da Giovanni Vitali (Responsabile Promozione Culturale presso Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) a Franco Zabagli (critico letterario presso il gabinetto Vieusseux).

Gelli è stato presentato dai suoi colleghi come un luminare nel campo della letteratura e in quello della musica. I due hanno spiegato come la sua grande abilità non fosse dovuta solamente ad un grande talento, ma anche alla sua passione. Lo stesso Giovanni Vitali ha fatto notare come Piero ascoltasse musica con incredibile attenzione anche fuori dal mondo professionale, fondendo così passione e lavoro in modo indissolubile.

Vitali e Zabagli hanno poi tracciato l’iter della carriera di Gelli, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua produzione ed evidenziando perché sia considerato una delle figure più importante della letteratura italiana del secondo Novecento.

La laurea in storia della letteratura su Carlo Emilio Gadda, che ebbe anche la fortuna di conoscere, lo indirizzò verso l’editoria, campo in cui ha collaborato con le case editrici più illustri, come Garzanti che diresse per ben 20 anni prima di passare a Einaudi.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla figura di Oriana Fallaci, con la quale Piero ha collaborato negli anni ’80, dipingendo scherzosamente il loro come un rapporto di amore ed odio per via dei caratteri opposti.

La rivelazione della serata è stata a firma Giovanni Vitali che, dopo aver ricordato ai presenti come Piero abbia donato alla biblioteca di Sesto Fiorentino la sua personale collezione letteraria e musicale, ha affermato che quando verrà a mancare donerà alla biblioteca Ragionieri la sua produzione critica musicale.

E’ questo il messaggio più bello che ha lasciato Piero Gelli: la donazione e la diffusione della cultura che non deve essere vista come un qualcosa di privato, ma come un bene di tutti da diffondere. Il piacere di donare agli altri ciò che si è avuto modo di imparare durante la carriera è più glorificante che tenere questi valori gelosamente per sé. Per questo messaggio, spesso dato per scontato, dobbiamo ringraziare Piero Gelli.

FILIPPO SANZO’

 

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