La notizia era nell’aria, è diventata ufficiale mercoledì 9 ottobre: il centro sportivo della Fiorentina nascerà a Bagno a Ripoli, su una superficie di 25 ettari. Sfuma, quindi, l’ipotesi Campi Bisenzio.
Delusi Maria Serena Quercioli e Paolo Gandola, rispettivamente capogruppo di Liberi di Cambiare e consigliere di centrodestra in Città Metropolitana e capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio:
“Oramai è sicuro: il centro sportivo della Fiorentina sarà realizzato a Bagno a Ripoli. E’ così andata in fumo l’unica ipotesi realmente alla portata della Città.
Da campigiani e consiglieri comunali del territorio abbiamo guardato con totale interesse alla possibilità che si concretizzasse, veramente, la costruzione sul nostro territorio del nuovo centro sportivo; un investimento importante, alla nostra portata, che avrebbe riqualificato un’area poco più che campestre e che avrebbe portato visibilità ed un indotto economico importante e continuativo al nostro territorio.
Dopo mesi di trattative, private si intende, il fatto che l’amministrazione comunale ed in particolare il sindaco Fossi abbia iniziato a renderle pubbliche ha secondo noi reso più difficoltose le stesse, arrivando addirittura ad annientarle in luogo di una scelta ormai definitiva che vedrà la costruzione di questo centro sportivo a Bagno a Ripoli.
Lì dove un lavoro silenzioso, certosino e mai reso noto ha permesso il raggiungimento del risultato. Insomma, ha vinto il lavoro serio, pacato, silenzioso e mai urlato contro il lavoro fatto con ego e voglia di visibilità. In questi mesi abbiamo assistito ad un susseguirsi di dichiarazioni, rassicurazioni, foto, strette di mano, sorrisi; palliativi utili alla visibilità del nostro primo cittadino che però ha causato il naufragare di una trattativa che avrà costi altissimi sia per i privati interessati alla vendita dei terreni, sia per la città.
Nuovo stadio? si tratta di una iperbole di ipotesi, dichiarazioni di intenti, posizioni legittime ma fondate su di una raffinata ideologia che vorrebbero dichiarare la necessità di “fare città metropolitana”. Il ragionamento potrebbe essere efficace, se non fosse che per gli investimenti in zona Mercafir il Comune di Firenze ha già speso risorse in varianti urbanistiche e preparato la strada per investimenti infrastrutturali importanti. A Campi Bisenzio, invece, la situazione è di totale stallo, mancando strutture ed infrastrutture. Anche la tramvia, ipotizzata per il nostro territorio non andrebbe minimamente a raggiungere la zona di Via Allende dove si vorrebbe far sorgere la nuova “cattedrale nel deserto”. Non una stazione ferroviaria in zona, non uno svincolo autostradale, se non a quasi 4 chilometri.
Insomma è fantascienza. Non siamo disfattisti, ma concreti. Vogliamo che la politica campigiana torni ad essere credibile parlando la lingua della verità. Vogliamo che Campi Bisenzio torni a contare anche a livello metropolitano non solo attraverso gli articoli dei giornali, ma con la concretezza dei fatti“.