“Abbiamo fatto bene ad avere pazienza, a tornare tante volte, ad accogliere le opinioni di tutti. Finalmente il Masterplan dell’aeroporto Vespucci è approvato. È dal 2011 che lavoriamo per questo risultato, perché la Toscana è una regione che basa la sua economia sul manifatturiero, sull’export, sulla ricerca universitaria. Ha bisogno di essere connessa con il mondo ed il potenziamento degli aeroporti di Pisa e Firenze, che adesso stanno in un’unica società e quindi sono strettamente legati, è una condizione fondamentale per lo sviluppo“. Il presidente della Toscana Enrico Rossi commenta così l’esito della Conferenza dei servizi sul Masterplan dell’aeroporto di Peretola, conclusa con parere positivo alla quarta seduta.
“Sono serenissimo dal punto di vista dell’impatto ambientale – prosegue Rossi in una nota della Regione Toscana- sono certo che ci saranno miglioramenti rispetto alla situazione attuale“.
Ai giornalisti che chiedevano quali saranno i prossimi passi, Rossi ha risposto: “Anzitutto mi aspetto che non ci siano sorprese sui 150 milioni stanziati dal Governo. Questi soldi possono andare solo a Firenze, non hanno senso le ipotesi di dirottarli su Pisa, in quanto la normativa europea non consente contributi pubblici di sostegno per aeroporti che superino i 5 milioni di passeggeri, una soglia che il Galilei di Pisa già supera. E poi voglio ricordare che i 150 milioni del Governo dovrebbero essere destinati soprattutto alle compensazioni ambientali e paesaggistiche.
Sottrarre alla Toscana 150 milioni di questi tempi sarebbe davvero una grossa penalizzazione, perché tutto il Paese sta vivendo una fase di recessione e c’è bisogno di fare nuovi investimenti, non di cancellare quelli già fatti“.
N.B. Il nuovo Masterplan dell’aeroporto Vespucci di Firenze è stato approvato sulla base dell’intesa Stato-Regione ex art.81 DPR 616/1977 e DPR 383/1994 sul master plan aeroportuale. Questa norma ha di fatto permesso l’espressione di un parere positivo della Conferenza dei servizi, nonostante il parere negativo delle amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato. Secondo l’articolo 81 anche se una o più amministrazioni pubbliche hanno espresso il proprio dissenso nell’ambito della conferenza di servizi, l’amministrazione statale può, d’intesa con la Regione interessata, assumere comunque la determinazione di conclusione del procedimento di localizzazione dell’opera.