E’ scontro sulla riforma del sistema sanitario regionale tra Monia Monni, candidata per il Partito Democratico nel collegio Firenze 4 (Piana fiorentina) e la Lega.
Domenica 6 settembre l’ex consigliera regionale dem ha scritto un lungo post su Facebook che riportiamo qui sotto:
https://www.facebook.com/moniamonniofficial/posts/4284695641602756
La replica della Lega è arrivata tramite Vanessa Fiaschi e Vincenzo De Franco, candidati al Consiglio regionale nel collegio Firenze 4:
“In risposta alle pubbliche esternazioni fatte dall’ex consigliere Monia Monni, in relazione alle riforme del sistema sanitario che a suo dire avrebbe proposto Susanna Ceccardi, nel consigliarle un’attenta lettura del suo programma, si precisa, sia pure sommariamente, che lo stesso prevede:
- Riorganizzazione territoriale e potenziamento dei presidi sanitari già esistenti. Attivazione di ulteriori punti di primo soccorso attrezzati con macchinari e professionisti esperti soprattutto nelle zone periferiche e marginali. Superamento, quindi, del vecchio modello Rossi- Saccardi (solo tre maxi Asl).
- Ospedali riorganizzati ottimizzando le risorse e disegnando percorsi diagnostici-terapeutici snelli. Fornire opere di modernizzazione degli stessi e recupero dei vecchi presidi.
- Liste di attesa snelle avvalendosi dell’utilizzo di ogni canale per poter fornire rapidità ed efficienza.
- Casa della salute, associata ad una migliore integrazione / collaborazione fra i medici di base evitando e superando la visione ospedalocentrica attualmente in essere.
L’ex consigliera Monni evoca la privatizzazione del sistema sanitario come preteso programma del centro destra, solo per bassi scopi elettorali. La verità è che il nostro programma è innanzitutto libertà di scelta, come si conviene ad un Paese democratico, liberale e plurale. I cittadini devono potersi avvelere dell’uno e dell’altro sistema in base alle proprie esigenze. Quello che noi vogliamo cambiare è lo stesso concetto di “servizio” che il sistema sanitario regionale deve garantire a tutti i cittadini, più improntato ai principi di effettività ed efficienza, proprio quelli che le amministrazioni regionali a trazione PD non ha saputo garantire.
Ci si chiede, soprattutto si chiedono i cittadini, dov’era Monia Monni, che oggi si ripropone con i soliti slogan, quando le comunità e le organizzazioni di volontariato della piana fiorentina chiedevano di non togliere i medici a bordo dell’ambulanza, così compromettendo seriamente il sistema di emergenza nella Piana Fiorentina? Ed ancora, come si sarebbe adoperata per garantire la realizzazione della Casa della salute a Campi Bisenzio e nella piana, tema da lei riproposto in campagna elettorale con l’unica finalità di “mietere” voti.
In vero Monia Monni rappresenta la migliore espressione di quel fallimento politico a più livelli di certa sinistra che, promette in campagna elettorale, salvo poi dimenticarsi, una volta eletti, delle esigenze dei cittadini.
Carissima Monia Monni, le ricordiamo che in regione lei ha già ricoperto per ben 5 lunghi anni ruoli istituzionali di rilievo, non apportando alcun contributo significativo alle problematiche più sentite da quelle comunità che le avevano dato fiducia. Sarà ricordata per le tante promesse più che per le attività effettivamente svolte. La politica si fa con i fatti non con le parole”.