SI Campi contro Salvini: “Disumanità e incoscienza, è un piccolo uomo”

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Sinistra Italiana

Duro attacco di Pier Natale Mengozzi, coordinatore di Sinistra Italiana Campi Bisenzio, nei confronti di Matteo Salvini per alcune dichiarazioni rilasciate dal leader della Lega a una trasmissione radio-televisiva.

“‘Non si poteva aspettare almeno che i medici abbiano finito di morire e che i pazienti abbiano finito di morire’.

Queste le testuali parole che Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega, Senatore della Repubblica e già Ministro dell’Interno ha pronunciato in collegamento con una trasmissione radio-televisiva.

Per il nostro ‘eroe’ l’intervento di controllo avviato dalla Magistratura, in molte RSA, in Lombardia e in tutto il territorio nazionale, doveva essere procrastinato. Troppa fretta di capire perché nelle residenze per anziani il Covid-19 abbia colpito molti anziani in modo massiccio ed incontrollato.
Viene da pensare che il dato lombardo lo preoccupi molto; le cose che si conoscono e quelle accadute con evidenza provata, di un utilizzo delle stesse RSA come luogo di ricovero di persone infettate, addirittura con solleciti della regione a liberare posti per questo bisogno; i mancati controlli sulla qualità delle strutture per accogliere questa tipologia di pazienti; una sottovalutazione di ciò che questo avrebbe determinato, hanno creato preoccupazione per gli sviluppi delle inchieste, per le ripercussioni politiche. E allora aspettiamo che muoiano tutti, medici e pazienti. La Magistratura, abbia pazienza.

Ignobile, non trovo altra parola scrivibile. Davvero un piccolo uomo, davvero indegno di rappresentare il popolo italiano. Siamo stati fortunati. Abbiamo un Governo che, pur nelle difficoltà e nelle incertezze, tiene dritta la barra della solidarietà e del rispetto della vita umana. Siamo stati fortunati davvero.
Credo che dopo questa tempesta che ci sta travolgendo nulla debba essere più come prima. La salute degli italiani è un diritto costituzionale ed è lo stato, in tutte le sue ramificazioni che deve garantirlo.

Gli indirizzi generali, le normative, i livelli di assistenza, i rapporti con soggetti terzi che concorrano alla gestione dei servizi, devono essere equanimi, paritari in tutte le regioni italiane, il Parlamento ed il Governo devono garantirlo rimettendo in discussione anche le leggi che in qualche modo hanno consentito le diversità e divaricazioni attuali. Il primato del privato, in alcune realtà regionali, sbandierato come un vanto, deve cessare. La centralità di una rotta indicata a livello nazionale, una maggiore attenzione alla sanità nel territorio, una dotazione di professionisti ed operatori della salute conforme ai bisogni reali, una riscrittura delle regole: questo serve e questo andrà fatto.

A “LUI”, a Matteo Salvini, sento di esprimere tutto il mio sdegno e la mia insofferenza per ciò che ha detto e la garanzia di continuare ad avversarlo sul piano politico nazionale e locale. E’ evidente che il segretario della Lega si sente stretto, meno considerato di qualche mese fa, non più oggetto dell’entusiasmo e dell’idolatria di folle osannanti. I limiti, come i nodi, vengono al pettine. Dispiace che nell’affanno procuratogli dal contare meno si attacchi ad ogni argomento per dire qualcosa….. Gli italiani stanno capendo, lo sappia! Oggi credo che abbia superato il limite consentito. Toccare il dolore delle persone nel profondo, con un cinismo senza uguali ed una prepotenza verbale inaccettabile mi auguro che sia l’avvio di un percorso che recuperi chi ha creduto nel suo modo di fare politica ad un ordine morale diverso, normale.

Lui pensi ai risultati delle indagini che sono in atto. In questo nessuna pietà: chi ha sbagliato paghi“.

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