Decidere di costruire una famiglia è uno splendido atto di amore, ma richiede anche tanto coraggio, specialmente in anni difficili come quelli che stiamo vivendo. Trovare la persona giusta con cui dividere il proprio cammino presuppone una condivisione di intenti, e porta con sé progetti di vita che passano anche dal voler iniziare un percorso di convivenza quotidiana, quello stare ‘sotto lo stesso tetto’ che è naturale trasformazione di una relazione sentimentale.
Ma una giovane coppia che vuole affrontare questo passo, può vedere infrangere il proprio sogno per la reale difficoltà a trovare un giusto alloggio, a causa dei prezzi troppo alti degli affitti e dei mutui. Nel nostro Comune la situazione non è purtroppo più rosea: una casa in locazione a cifre accessibili è talvolta una reale chimera, e spesso lasciare la propria cittadina di origine e spostarsi lontano dai propri affetti risulta la soluzione più dolorosa ma attuabile.
Sebbene le possibilità di intervento in tal senso siano limitate dalla mancanza di fondi per l’edilizia sociale, riteniamo tuttavia doveroso provare a garantire il diritto alla casa a una fascia più ampia di popolazione, con una particolare attenzione ai giovani che vogliono assumersi la responsabilità e la felicità che derivano conseguentemente da un passo importante.
È perciò fondamentale tentare urgentemente di attuare azioni mirate a migliorare una condizione come quella presente, sebbene esse riescano ad incidere solo in parte sul mercato immobiliare.
Un primo esempio concreto e realistico può essere realizzare un aumento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e ad affitto agevolato, utilizzando il patrimonio immobiliare comunale dismesso o attivando accordi e convenzioni con Fondazioni e operatori privati, per il recupero degli alloggi inutilizzati o da ristrutturare. Ciò implica necessariamente promuovere un censimento e un monitoraggio del patrimonio immobiliare residenziale privato inutilizzato e sfitto, per sollecitare e incentivare interventi di ristrutturazione di immobili da destinare all’affitto agevolato.
Si possono inoltre aumentare le risorse destinate ai contributi a integrazione del canone di locazione, includendo contributi specifici per i giovani che vogliono uscire dal proprio nucleo familiare.
Le cosiddette politiche giovanili devono dimostrare sensibilità verso tematiche di questa rilevanza. Consentire opportunità di emancipazione, evitare forzati spostamenti verso altri comuni, ascoltare richieste di aiuto e sostegno: ecco i capisaldi su cui si costruisce un’Amministrazione vicina alla cittadinanza e attenta ai bisogni di chi sta per ‘spiccare il volo’.
Siamo infatti fermamente convinti che concedere futuro renda senz’altro migliore anche il nostro presente.