Sinistra per Calenzano: “Le nostre proposte per il completamento del Parco delle Carpugnane”

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Ripartendo dal lavoro e delle proposte avanzate ormai nel 2021 dall’Associazione Sinistra per Calenzano, e tenendo conto del programma elettorale presentato in occasione delle elezioni di giugno 2024, riteniamo che sia utile fare una sintesi della nostra proposta relativa allo sviluppo del terzo lotto del Parco delle Carpugnane.

Come spesso abbiamo sostenuto, per un parco di questa natura era stata prevista dalla precedente Amministrazione un’infrastrutturazione troppo massiccia e un’eccessiva frammentazione, con il rischio concreto di comprometterne la possibilità di fruizione da parte dell’utenza e di aumentare le difficoltà nella manutenzione, sia in termini operativi che economici.

Rispetto a quanto dicevamo sulla configurazione dei parcheggi e sulla quantità di posti auto previsti, bene ha fatto l’Amministrazione ad intervenire subito, in tempi utili, per ridurne il numero ed aumentare la visibilità e accessibilità del Parco dall’esterno.

A questo punto, riteniamo che si debba proseguire in questo percorso di razionalizzazione degli spazi e di alleggerimento del progetto, per far sì che emerga con forza l’aspetto di Parco vero e proprio, fatto di spazi aperti e alberature.

Occorre dunque fare importanti valutazioni sulle strutture più impattanti qui previste, come ad esempio sull’ipotesi di realizzare un ciclodromo: visti i circuiti ciclistici già realizzati e messi a disposizione al Colle e alla Madonna del Facchino, crediamo che si possa proseguire nell’utilizzo di questi ultimi continuando a collaborare con i diretti interessati, senza utilizzare una grossa porzione di parco che verrebbe di conseguenza sottratta alla libera fruizione. Lo spazio alla Madonna del Facchino è nuovo, dispone di parcheggi e di servizi, e sarà importante continuare ad utilizzarlo e manutenerlo.

Un altro punto su cui anche nel 2021 le nostre osservazioni si erano concentrate era quello della ricollocazione e ridimensionamento del centro civico e dei due auditorium coperti o spazi eventi previsti. Anche le più recenti riflessioni ci spingono ad andare in questa direzione. A tal proposito, occorre anche valutare se il ridimensionamento mantenga la possibilità delle funzioni per cui questi spazi erano stati pensati. Questo è il caso dell’auditorium: incompatibile con l’oasi faunistica e fuori luogo se troppo grande, probabilmente poco utile se troppo piccolo. Quindi, anche in questo caso, opteremmo per non procedere alla costruzione di questa opera, valutando piuttosto la possibile realizzazione di un anfiteatro naturale che meglio si inserirebbe al contesto.

Questi sono solo alcuni spunti di riflessione sulle infrastrutture più impattanti in termini di consumo di suolo e fruizione pubblica degli spazi; le risorse economiche così liberate potrebbero essere destinate anche al completamento del disegno del Parco, e ad una sua manutenzione pluriennale più congrua e lungimirante.

Sinistra per Calenzano

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