Il Gruppo consiliare “Sinistra per Calenzano – Per la mia Città”, coadiuvato dal gruppo di lavoro sulle politiche sociali dell’associazione Sinistra per Calenzano, ha scritto una lettera aperta indirizzata al Sindaco e all’Assessora all’Istruzione del Comune di Calenzano, Laura Maggi, sul tema della continuità didattica telematica. Nella lettera si chiedono chiarimenti su quale sia a tal proposito lo stato dell’arte nel nostro Comune, domandando quali siano le misure adottate dall’Istituto Comprensivo di Calenzano – eventualmente con il sostegno dell’Amministrazione – e se sia stato coperto il fabbisogno di strumenti tecnologici adeguati, anche per le famiglie più in difficoltà.
“Egregi Sindaco e Assessora,
siamo tutti consapevoli della fase complessa che stiamo attraversando: dolorosa per chi vive problemi di salute derivanti dalla pandemia in corso, pesante per chi deve fermare la propria attività imprenditoriale, professionale, commerciale e allo stesso tempo molto difficile per chi invece deve proseguire il proprio impegno lavorativo, a partire da tutto il personale sanitario, senza dimenticare tutte le altre categorie che garantiscono il funzionamento dei servizi essenziali.
Siamo altrettanto coscienti della durezza di questa fase per chi deve prendere decisioni, ricoprendo ruoli istituzionali, come nel vostro caso, essendo tra l’altro il Comune, giorno dopo giorno, il primo punto di riferimento per i cittadini a livello locale.
Pertanto il nostro intento di forza di minoranza, come sempre ed a maggior ragione in questa fase, è quello di portare un contributo costruttivo, per il bene della nostra comunità.
Con questa nostra lettera vorremmo provare a fare il punto su un aspetto estremamente importante come quello della continuità didattica da assicurare a tutti gli studenti del nostro territorio, dal momento che le attività scolastiche sono “fisicamente” sospese.
Non fatichiamo a comprendere quanto lavoro e quante difficoltà una disposizione di questo tipo possa aver comportato in termini logistici, organizzativi e didattici sia per la scuola che per le famiglie e principalmente per i ragazzi e i bambini, spesso esempi straordinari di adattamento anche in momenti molto complicati ed alquanto inediti.
Abbiamo letto, non senza qualche preoccupazione, la comunicazione n°2 del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Calenzano, prof. Giuseppe Tito, il quale afferma: ‘…Ci sono docenti che vivono difficoltà organizzative simili, se non addirittura più complesse, perché nel frattempo devono gestire anche i propri figli. Alcuni docenti che nel frattempo si sono spostati di domicilio, non hanno invece materiali e/o adeguata connettività per una gestione a distanza efficace’.
Questa affermazione ci porta a domandarci quanti siano quei docenti che non riescono a garantire la continuità didattica, come mai si siano spostati di domicilio senza assicurare comunque un’organizzazione del lavoro come invece stanno facendo altri colleghi, e se questo possa compromettere l’educazione dei ragazzi.
Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale:
- quali sono i rapporti con l’Istituto Comprensivo, che dati ci sono dal punto di vista della continuità educativa?
- L’Istituto ha ricevuto e verificato le richieste delle famiglie per i fabbisogni di strumentazione informatica necessaria al proseguimento delle attività didattiche? C’è stata una rete tra scuola e Amministrazione, in particolare i servizi sociali, per individuare soprattutto quelle famiglie maggiormente in difficoltà e poter garantire ai propri figli la continuità didattica necessaria?
- È stata valutata anche l’eventuale possibilità di un aiuto economico straordinario per potenziare i mezzi informatici della scuola o magari anche un sostegno da parte dei servizi informatici dell’Amministrazione Comunale in supporto dell’Istituto Comprensivo per superare eventuali problematiche?
Chiediamo cortesemente a Voi, Sindaco e Assessora, di poterci fornire rassicurazioni in merito e di fare un punto della situazione sugli aspetti da noi sottoposti alla vostra attenzione. È senza dubbio preoccupazione comune che in un momento già di per sé estremamente complicato, anche dal punto di vista psicologico, i ragazzi siano messi nelle migliori condizioni per poter apprendere e per non restare indietro nella propria educazione”.
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