Stadio, Fossi: “Prima pietra nel 2022? E’ l’auspicio. No incompatibilità con aeroporto”

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Fossi-Barone
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L’incontro tra il sindaco Emiliano Fossi e il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, potrebbe aver dato una sterzata importante alla realizzazione dello stadio viola a Campi Bisenzio. Il club gigliato ha firmato l’opzione d’acquisto di 36,5 ettari dei terreni in viale Salvador Allende.

Il primo cittadino campigiano è stato intervistato da Repubblica Firenze. Riportiamo alcune dichiarazioni. L’intervista integrale nel quotidiano in edicola:

Prima pietra nel 2022? Quello è l’auspicio. Ma andiamo per gradi. Ora ci devono essere atti ufficiali. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la manifestazione d’interesse della Fiorentina. Ci sarà bisogno di collaborazione istituzionale ampia, dalla Regione alla Città metropolitana: questo sarebbe lo stadio della Fiorentina e di Firenze, non di Campi.

(…)

Questa può essere l’occasione per riaprire il dibattito su tanti aspetti. Sono disponibile a parlare davvero di una “Grande Firenze” purchè non sia un’annessione ma un reciproco riconoscimento di territori che comprenda la Piana e arrivi fino a Prato.Quanto all’aeroporto, non si può immaginare lo scambio. No ai baratti. Ma certo lo stadio è l’occasione per aprire una discussione sul fatto che anche funzioni di pregio possono essere collocate fuori città e sul fatto che i territori vanno coinvolti. È tempo di dialogo. Nonostante io sia contrario all’aeroporto dico che nuovo aeroporto e stadio sono compatibili. Lo dicono le carte. Dunque non è che voglio fare lo stadio perchè questo ostacola la pista. L’aeroporto è fallito perchè i territori non sono stati coinvolti e ora si deve ripartire daccapo. Sull’inceneritore: il progetto di Case Passerini è archiviato, ma la questione rifiuti non la possiamo risolvere mandandoli altrove. Ora servono moderne tecnologie e una spinta verso l’economia circolare”.

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