Una conferenza stampa per fare chiarezza sulla questione stadio. Questa mattina il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato nel Cortile di Michelozzo in Palazzo Vecchio. Sabato 6 giugno, in occasione dell’anniversario dell’acquisizione della Fiorentina, ci sarà la replica del presidente viola Rocco Commisso.
“Ho letto alcune ricostruzioni che non sono veritiere, e dunque vi dirò cosa penso di fare per il futuro e per il bene di Firenze – riporta violanews.com – Anche io sto con Rocco, da un anno, fin dal primo giorno al Franchi insieme a lui. Ho sempre sostenuto con sincerità e convinzione l’operato di Commisso. Mi associo a chi ha messo gli striscioni, lo faremo anche noi qui a Palazzo Vecchio. Anche oggi, io sto con Rocco. Ho per lui e la sua famiglia il massimo rispetto, anche per Giuseppe Barone, col quale non ho mai smesso di essere in contatto, anche nelle ultime ore. Col Presidente ci siamo sentiti diverse volte per telefono, e lo aspetto a Firenze a braccia aperte il prima possibile. Ho voglia di salutarlo e di abbracciarlo, e come sempre parleremo di idee, progetti e quant’altro.
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Nessuno, in 10 mesi, ha fatto tante cose quante ne abbiamo fatte noi, dalla variante al bando pubblico. La vicenda della Mercafir è andata, e adesso si va avanti. E non è stato tempo perso, perché la variante servirà comunque per il nuovo polo della Mercafir; su questo voglio rassicurare le imprese, noi andiamo avanti sull’impegno preso per il mercato. Andiamo avanti anche sullo stadio, prendendo atto di quello che è successo.
La proprietà della Fiorentina ha la libertà di valutare qualunque ipotesi e di presentare qualsiasi progetto, io non lo contesterò mai. E io non ho nessuna irritazione, gelosia o invidia per altri Comuni che vogliano proporsi per la realizzazione del nuovo impianto. Sono tranquillo e continuerò con tranquillità, seppur con la priorità di lavorare da sindaco per la mia città, per Firenze e per la Fiorentina. Se la proprietà vorrà tenere lo stadio a Firenze, io sarò sempre pronto a fare il possibile, a cominciare dal Franchi e dalla cittadella di Campo di Marte, con riqualificazione di tutta l’area (cosa che è nel mio programma di mandato fin dall’inizio, come obiettivo). Andrò avanti nei confronti di Soprintendenza, Beni Culturali, Governo e Parlamento: nessuno si può permettere di abbandonare uno stadio come il Franchi perché considerato un monumento, a prescindere dalle libere decisioni della proprietà.
Aeroporto o stadio? Come sindaco metropolitano devo garantire una armonica pianificazione di tutto il territorio. Ma non posso esprimermi su un progetto che non ho visionato. Ma ribadisco che non intendo ostacolare i privati; farò le mie valutazioni, che saranno richieste, quando sarà il momento. L’area di Campo di Marte ha già una sua destinazione di impiantistica sportiva, non va riconvertita. È chiaro che andrebbero fatte delle compensazioni per venire incontro alla proprietà, e noi saremmo pronti. Ma non è una gara, io devo fare il bene di Firenze e cercare di permettere che la Fiorentina giochi a Firenze”.