Non è stato certo un incontro normale, quello avvenuto sul Lungarno Vespucci nei giorni scorsi tra Carlo Conti, Gianfranco Monti e il ciclo-ambasciatore di Pace della Toscana Marco Banchelli. Tre fiorentini che iniziarono a divenire personaggi muovendo i primi passi e diventando tra i protagonisti di quello che verso la fine degli anni settanta fu il fenomeno di nascita e sviluppo delle emittenti radio-televisive “private e libere”. Addirittura, come ha ricordato lo stesso Monti, ci fu in periodo dove insieme a Banchelli dai 102.200 in fm di Radio Sperimentale 6 di Sesto Fiorentino ebbero proprio in Conti e la sua Radio Diffusione Firenze, uno dei più temibili rivali di frequenza!
Ma dalle rive dell’Arno, da quel lontano passato, tra lo stupore dei passanti e la luce di in fantastico set di città, il “viaggio” di Conti, Monti e Banchelli ha percorso un incredibile itinerario lungo più di quarant’anni di vita, che li ha portati a rivedere e incontrare tanti altri episodi e volti. Dall’Himalaya e l’Everest alla RAI, dal mare degli Etruschi ed altre terre più o meno lontane fino alle rosse persiane di una villa di Querceto e i “tesori” dello splendido scenario di Cercina alle pendici di Monte Morello.
“Spero di poter riprendere quanto prima questa specie di talk show tra amici – confida il cicloambasciatore Banchelli – magari in uno dei miei Campi Base e magari in una puntata speciale di CICLISTIperCASO. In ogni caso, comunque vada, sull’ideale ponte che sento di aver costruito tra Italia e Nepal, tra Firenze e Kathmandu, Gianfranco e Carlo sono da oggi due gran belle, nuove e assolutamente imprevedibili presenze”.