“Venti chilometri al giorno”: pensieri e riflessioni che accompagnano il cammino (12)

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Venti chilometri al giorno
TuttoSesto

Cammina, cammina
Quante scarpe consumate
Quante strade colorate
Cammina, cammina

Vanno verso nord, disegnano confini
Scendono poi a sud, segnando destini
Rimangono nel cuore quelle strade sotto il sole
Bello è ritornare, ma andare forse è meglio
(I Nomadi)

Itinerario:

  • Viale Galileo Ferraris
  • Via Antonio Gramsci
  • Via delle Rondini
  • Viale Giulio Cesare
  • Via della Querciola
  • Via del Soderello
  • Via degli Scardassieri
  • Via lungo Gavine
  • Via del Pantano
  • Via di Casa Nuova
  • Via di Focognano
  • Via degli Olmi
  • Via Lino Chini
  • Via Palmiro Togliatti
  • Va del Risorgimento
  • Via Bruno Sarri
  • Via della Querciola
  • Viale Giulio Cesare
  • Via delle Rondini
  • Via Antonio Gramsci
  • Viale Galileo Ferraris

Itinerario

La partenza oggi è fissata in viale Galileo Ferraris, giusto per immettersi in via Gramsci nel tratto fra Panicaglia e la Coculia, vale a dire due zone così anticamente chiamate perché, la prima era ricca di piante che producono il panìco (mangime per uccelli), mentre la seconda  ospitava molti cuculi, gli uccelli con il vizio di deporre le uova all’interno del nido di altri passeriformi.

A vedere oggi queste zone sembra impossibile che quella fosse veramente l’ origine del loro toponimo.

Qualche decina di metri e svolto su via delle Rondini così denominata perché all’incrocio con la strada maestra per Prato vi erano i possedimenti della famiglia Rondinelli di Firenze. La via conduceva fino alla Vergine della Querciola nel Pantano. Più o meno la strada che percorrerò oggi.

In via delle Rondini scatto la prima foto per immortalare una cappella dalla storia singolare che vi racconto attraverso le parole che usai nel libro “Sesto una bella Storia”:

In un imprecisato anno della prima metà del settecento un contadino appartenente alla famiglia Fissi manovrando l’aratro nella zona dell’odierna via delle rondini, urtò un oggetto duro che impediva ai buoi di andare avanti. Si trattava di una grossa cassa che all’interno conteneva un’immagine della Madonna in terracotta robbiana con tanto di data: 1526. Da subito il luogo del ritrovamento dell’immagine sacra divenne meta di pellegrinaggio tanto che il marchese Corsi, proprietario del podere, fu costretto a costruire vicino al torrente Gavine un tempietto in grado di custodire una copia della Madonna. Il tabernacolo è stato rimosso al momento della realizzazione di via Giordano Bruno, mentre la terracotta robbiana è stata restaurata più volte e una copia è ora conservata nella Chiesa di san Giu- seppe artigiano.

All’inizio del Novecento Maria Fissi, suora montalva, fece costruire, nei luoghi della sua infanzia una piccola cappellina in memoria dell’eccezionale ritrovamento e in devozione alla Madonna addolorata. La Cappella, che porta in facciata una targa con la scritta Mater Dolorosa ora pro nobis, è ancor oggi visibile quasi di fronte alla villa Rondinelli.

Dopo una breve deviazione per fotografare una delle scuole storiche di Sesto: la Guido Cavalcanti, il cammino prosegue su viale Giulio Cesare e poi su via della Querciola, un nome che naturalmente non è casuale.

Giro su via del Soderello non perché sia necessario al mio percorso, ma perché mi incuriosisce il nome che poi scopro essere dovuto al terreno duro e poco cedevole.

Dopo questo rapido giro che comprende anche via degli Scardassieri mi immetto in via Lungo il Gavine proprio dove lo stesso torrente sfocia nel canale di cinta occidentale.

Via lungo il Gavine è una strada sterrata che corrisponde al cardine 11 della centuriazione romana. Nel percorrerla, circondato da terreno destinato all’agricoltura, mi sovvengono due episodi misconosciuti della storia sestese.
Il primo mi riporta al 1892 con l‘invasione delle cavallette cui si cercò in un primo momento di mettere riparo con l’utilizzo del pollame e poi con il costosissimo petrolio.
Il secondo riguarda invece lo sciopero dei contadini del 1906 che fallì miseramente causa la repressone violenta delle forze di polizia e la precettazione dei mezzadri che furono sostituiti, per la vendemmia, dai militari.

Percorro la duna che separa la Piana dall’autostrada Firenze Mare: da una parte quello che una volta era il mare di Pinocchio e che oggi è il Parco agricolo della Piana, dall’altra un polo industriale, la discarica di case Passerini e l’autogrill. Pochi metri ma una distanza abissale.

La parte a nord della duna è conosciuta anche come Frassine ed è una delle zone più basse di tutta la Piana. La casa che immortalo con una foto pare avesse nella cantina, quando era abitata, una barca per attraversare quel mare. Poco distante da qui, ma dall’altra parte dell’autostrada, una zona in leggero rilievo che formava un’isola. Lisola delle api industriose’ di cui abbiamo già parlato.

Risalgo via del Pantano fermandomi allo stagno della Querciola che, a differenza del lago del Capitano, trovo ricco di acqua e fauna.

Poco più avanti l’ingresso del Parco attrezzato della Piana con gli orti. Anche quelli didattici. Si notano anche i ruderi di Casa Ginori. La fattoria del vecchio podere.

Quasi tutto quello che ho fin qui raccontato potrebbe scomparire se il progetto della nuovo aeroporto dovesse essere approvato.

Svolto su via della Casa Nuova dal nome di un edificio del XVI secolo abitata dalla famiglia Conti, detta anche dei Granchiolino che, secondo Giulio Vannucchi, sarebbero stati lavoratori del marchese Corsi.

Il nome mi fa tornare alla mente un vecchio mestiere tipico degli antichi sestesi più poveri che, per sbarcare il lunario, dovevano sottoporsi a un secondo lavoro: il granchiaio.

Attraverso via di Focognano (che prende origine da un nome personale latino: Falconianu) e via degli Olmi (dal nome di un edificio situato al confine con Settimello) e arrivo di fronte alla chiesa di Santa Maria a Padule di cui si ha traccia fin dal 1024. Poco distante la Casa del Popolo a ricordare che ogni paese ha i suoi Peppone e don Camillo.

Svolto su via Lino Chini per rendere omaggio ad uno dei parroci più noti della chiesa di Padule. Famoso, tra l’altro, per aver lasciato una serie di velenose sestine “Agli illustrissimi signori Rappresentanti il municipio” all’epoca decisamente invisi al clero che, d’altra parte, appariva su posizioni ancor più conservatrici e reazionarie. Forse era solo l’eredità di Porta Pia.

Venuta ancor la libertà non era
a far girar la testa a’ cittadini

Inizio il mio rientro percorrendo via Bruno Sarri già via delle Carra. La via è intitolata al partigiano sestese morto davanti alla propria abitazione dopo essere stato colpito da schegge di granata tedesca il 31 agosto 1944. Esattamente il giorno prima della Liberazione. Grazie a lui e a tutti quelli che con il loro sacrificio ci hanno regalato la libertà e ottanta anni di pace.

Chiudo con poco meno di 10 chilometri, 12 foto e 7 link per i consueti approfondimenti.

Alla prossima.

DANIELE NICCOLI

iI Gavine sfocia nel canale di cinta orientale
iI Gavine sfocia nel canale di cinta occidentale – TuttoSesto ottobre 2024
Frassine- Uno dei punti più bassi della piana con casa che al tempo degli allagamenti aveva un barca in cantinajpg
Frassine- Uno dei punti più bassi della piana con casa che al tempo degli allagamenti aveva un barca in cantina – TuttoSesto ottobre 2024                                                                                                                                                    “L’immensa pianura sembrava arrivareFin dove l’occhio di un uomo poteva guardareE tutto d’intorno non c’era nessunoSolo il tetro contorno di torri di fumo”
Il lago del Capitano senza acqua
Il lago del Capitano senza acqua – TuttoSesto ottobre 2024
Autostrada e Case Passerini
Autostrada e Case Passerini – TuttoSesto ottobre 2024
Stagno della Querciola
Stagno della Querciola – TuttoSesto ottobre 2024
Stagno della Querciola
Stagno della Querciola – TuttoSesto ottobre 2024
Rovine della fattoria del podeerre Querciola
Rovine della fattoria del podeerre Querciola -TutoSesto ottobre 2024
Orti – TuttoSesto ottobre 2024
Parco della Piana
Parco della Piana – TuttoSesto ottobre 2024
Parco della Piana
Parco della Piana – TuttoSesto ottobre 2024
Chiesa di Santa Maria a Padule
Chiesa di Santa Maria a Padule – TuttoSesto ottobre 2024
CDP Padule
Casa del Popolo di Padule – TuttoSesto ottobre 2024

 

 

 

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