Dopo viale XX Settembre, è viale Machiavelli a far discutere i sestesi. In particolare la decisione, presa dall’amministrazione comunale, di tagliare i pini per sostituirli con i cipressi. Di seguito il comunicato del “Coordinamento comitati per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino“:
“Viste le modalità disastrose con cui l’amministrazione comunale è intervenuta nel viale XX settembre, il Coordinamento comitati per la tutela degli alberi di Sesto Fiorentino, ha ritenuto necessario partecipare all’assemblea pubblica dello scorso 11 marzo, indetta dall’amministrazione comunale per la presentazione del progetto di riqualificazione del Viale Machiavelli.
Se stavolta almeno, i cittadini sono stati informati in tempo (i lavori inizieranno entro pochi mesi), resta l’amarezza per l’ennesima mancanza di coinvolgimento della popolazione che, su questi temi, ha mostrato una sensibilità e conoscenza della materia. Avremmo preferito discuterne piuttosto che ascoltare decisioni già prese dai cui dettagli progettuali si evince scarsa attenzione all’ambiente. Infatti, verranno abbattuti 33 pini sani il cui valore paesaggistico e di mitigazione microclimatica non potrà essere sostituito dalle 44 piante di cipresso distribuite oltre che nel tratto attualmente alberato del viale Machiavelli anche nella parte a sud di via Giusti.
La cultura paesaggistica e ambientale si costruisce giorno dopo giorno rispettando la natura e la saggezza dei nostri avi che avrebbero dimostrato una maggior accuratezza alla manutenzione dei marciapiedi oltre ad abbattere solo le piante malate e pericolose per rimpiazzarle con altre della stessa tipologia.
Alla luce del documento della Regione Toscana circa le linee guida per le alberature non possiamo non sottolineare che la scelta del cipresso, è un’essenza notoriamente allergenica, con funzioni antiinquinanti e di copertura decisamente inferiore a quella dei pini.
Comprendiamo la preoccupazione dell’amministrazione comunale di garantire la sicurezza della viabilità pedonale, ma non condividiamo l’idea di riqualificare una città scegliendo il modo più sbrigativo.
Non vogliamo diventare un plastico di città. Vogliamo una città viva in ogni sua forma. Chiederemo agli assessori competenti di incontrarli per manifestare le nostre osservazioni”.