WWF: “Continueremo la lotta contro l’inceneritore”

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Inceneritore
Pixabay

“La costruzione dell’inceneritore di Case Passerini sarebbe semplicemente una scelta contro la natura e contro la salute rispetto alla quale il WWF Toscana continuerà a battersi”.Lo ha dichiarato il Delegato del WWF Toscana Roberto Marini nel corso del convegno Inceneritori e biodiversità, un connubio impossibile – Corretta gestione dei rifiuti ed energia circolare, organizzato dal WWF Toscana e dalle Mamme NO Inceneritore, svoltosi oggi a Sesto Fiorentino.

 

Proprio l’Oasi degli Stagni di Focognano, nel mattino, è stata protagonista di una visita guidata per mostrare i tesori di natura e le bellezze custoditi dall’area protetta; tesori che la costruzione dell’inceneritore mette a rischio. Dal dibattito, arricchito dagli interventi di esperti come Mariagrazia Midulla Responsabile Clima, energia e rifiuti del WWF Italia, l’avvocato Claudio Tamburini che ha seguito tutta la vicenda e l’ing. Enzo Favoino, esperto di corretta gestione dei rifiuti che ha dato supporto tecnico all’associazione, è emerso come un modello di gestione dei rifiuti improntato sull’incenerimento sia incompatibile con la salvaguardia ambientale della Piana fiorentina. Nelle conclusioni il Direttore Generale WWF Italia Gaetano Benedetto ha ribadito come quella dell’inceneritore sia una scelta “estremamente sbagliata dal punto di vista energetico, economico ed ambientale, incompatibile con il modello di sostenibilità ambientale che il WWF vuole affermare”. “Le tante persone intervenute dimostrano che i cittadini sono molto interessati al tema dell’inceneritore di Case Passerini e alle conseguenze che l’impianto, se realizzato, avrebbe sia sulla funzionalità ecologica della pianura fiorentina e di tutto il sistema del Parco della Piana che comprende anche l’Oasi WWF degli Stagni di Focognano”, aggiunge il delegato regionale del WWF Roberto Marini che conclude: “Il WWF continuerà a sostenere, insieme ai cittadini, la battaglia per fermare la costruzione dell’inceneritore: è questo l’unico modo per preservare il futuro della Piana e il patrimonio ambientale e culturale che essa custodisce oltre che per difendere la salute di chi ci vive”.

Ansa

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