10 giugno 1926 – Nasce Bruno Bartoletti

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Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino, i giorni della nostra storia

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

10 giugno 1926 – Nasce Bruno Bartolett

Bruno Bartoletti, sestese doc, è stato un grande direttore d’orchestra che ha legato indissolubilmente il suo nome al Maggio Musicale Fiorentino di cui è stato direttore dal 1957 al 1964 e direttore artistico dal 1985 al 1991.
Bartoletti compì gli studi musicali al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze dedicandosi in particolare al flauto.

Avevo poco più di quindici anni quando, era il ’41,
         vinsi il concorso per secondo flauto ed entrai in orchestra

 Divenne, giovanissimo, maestro sostituto e nel 1953, a poco più di 27 anni, diresse per la prima volta l’Orchestra del Maggio nel Rigoletto di Verdi.

                             Io nato e cresciuto a Sesto Fiorentino,
                             figlio d’un fabbro di San Donato a Calenzano,
ero arrivato a dirigere una delle più grosse orchestre italiane

L’attività a Firenze non gli impedì di dirigere anche altre orchestre come quelle della Scala di Milano, della Fenice di Venezia, del Verdi di Trieste, del Regio di Torino e del Colon di Buenos Aires. Complessivamente durante la sua carriera ha diretto più di 600 rappresentazioni cimentandosi in 55 diverse opere. In una carriera così lunga non potevano mancare gli incidenti di percorso come quello occorso nell’aprile del 1984 quando rinunciò a dirigere Rigoletto. Era successo che il baritono Piero Cappuccilli si era rifiutato di prendere parte all’esecuzione dell’opera inaugurale del Maggio a causa dell’impostazione registica di Yuri Ljubimov. Alla sua rinuncia era seguita anche quella della soprano Editha Gruberova e a Bartoletti non era rimasto che rinunciare.

            Fidavo sulla possibilità di un buon lavoro musicale con l’orchestra
            e il coro del “Maggio” e con una compagnia di canto
che era certamente di eccezione, una delle migliori oggi possibile.
Ma una volta che vengono a mancare proprio questi interpreti
e tutto tende perciò a ridursi alla curiosità per Ljubanov
è impossibile per me tener fede all’impegno (Bruno Bartoletti)

Grazie al talento e alle capacità la carriera di Bartoletti è stata ricca di successi professionali. Ha ricoperto incarichi direttivi all’Opera di Copenaghen, Roma, Parma e Chicago e ha avuto anche un’intensa attività discografica che lo ha portato a collaborare, tra gli altri, con Renata Tebaldi e Luciano Pavarotti.

Il 5 aprile 2001 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Nel 2006 Sesto gli ha concesso la cittadinanza onoraria. Nel 2009 la stessa cosa ha fatto il Comune di Firenze. Bruno Bartoletti è morto il 9 giugno 2013. I funerali si sono svolti nella Pieve di San Martino.

Daniele Niccoli

 

 

 

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