Rogo Osmannoro, FI: “Responsabilità gravi pendono sulle istituzioni di Sesto e della Città Metropolitana”

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Come è possibile che ancora oggi – a diversi mesi di distanza – l’ordinanza di sgombero non sia stata eseguita? Così dichiarava non più tardi di due mesi fa la Capogruppo di Sesto Fiorentino Maria Tauriello in relazione alla necessità di procedere allo sgombero dello stabile andato a fuoco proprio oggi in Via Ponte a Giogoli a Sesto Fiorentino. Di più, il Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze Paolo Gandola aveva profeticamente dichiarato: “Ora poi che ci avviciniamo verso la stagione più fredda si ripresenteranno anche i problemi derivanti dalla necessità di riscaldare gli ambienti, con il rischio, concreto, che possa accadere l’irreparabile come già avvenuto nell’inverno scorso presso l’ex Aiazzone”. E’ quello che purtroppo è effettivamente accaduto oggi.

I tre esponenti di Forza Italia, Tauriello, Gandola e Allegrozzi, dichiarano: “Siamo basiti circa il silenzio assordante che continua a pervadere la politica sestese e metropolitana sul tema delle occupazioni abusive. Le istituzioni a tutti i livelli oggi sono responsabili di questa nuova tragedia. Non è più tollerabile né accettabile alcuna occupazione abusiva. E’ giusto che ora si faccia chiarezza sulle responsabilità. Lo Stato, il Comune, la Città Metropolitana, la Prefettura devono assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Siamo di fronte, da anni, ad una gestione delle periferie indegna e indecorosa, oltre che pericolosa. Le nostre città e le aree più esterne alle nostre città sono divenute il regno di illegalità, di abusivismo, di schiavismo, e tutto ciò dovrebbe fare saltare sulla sedia chiunque. Così non è stato sino ad ora, e allora è bene che a qualcuno salti la sedia. Siamo al punto di non ritorno. E allora qualcosa deve cambiare radicalmente nella gestione di queste, a partire dalla gestione dell’immigrazione, mettendo sempre al centro di tutto la persona, l’essere umano chiunque esso sia. Non è più accettabile che vite umane siano sacrificate in nome di una falsa accoglienza ed integrazione. Non è integrazione né vera accoglienza permettere a degli esseri umani di vivere in condizioni igieniche terribili e lasciare che possano morire in un rogo causato da impianti elettrici di fortuna per potersi difendere dal freddo.  

Da mesi, anni anzi, denunciamo questo scandaloso modo di gestire le situazioni di abusivismo e di illegalità diffusa nei nostri centri urbani, ma da parte delle istituzioni c’è sempre stato un grande rimbalzo di competenze e anche quando sono state fatte le ordinanze di sgombero, così proprio come nel caso dello stabile andato a fuoco stamani, non sono mai state fatte rispettare. Si preferisce sempre lasciare le situazioni latenti in attesa di soluzioni che non arriveranno mai e che scaturiscono per forza di cose in tragedie umane come quella che oggi piangiamo.

Ora attendiamo di sentire le posizioni ufficiali espresse dai responsabili delle istituzioni cittadine; sappiano, però, che noi li abbiamo già decretati corresponsabili di questa situazione e che lavoreremo fino allo stremo per fare sì che questa volta qualcuno paghi sul serio”.

(la foto in evidenza si riferisce alla diretta del programma “Quinta Colonnata” avvenuta a settembre scorso davanti all’immobile occupato)

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