Sull’aeroporto il dado è tratto. E sul Movimento 5 Stelle è tempesta di critiche

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La notizia era nell’aria, oggi è diventata ufficiale: la nuova pista dell’aeroporto di Firenze si farà. La Conferenza dei servizi ha, infatti, espresso parere positivo alla realizzazione dell’opera.

Il dado è tratto. La data del 6 febbraio 2019 sarà ricordata a lungo perché segna, di fatto, un nuovo capitolo dello sviluppo della Toscana e, più in particolare, della Piana fiorentina.

I favorevoli alla nuova pista da 2.400 metri avranno stappato una bottiglia di spumante, mentre ai contrari il desinare sarà andato di traverso visto che la notizia è arrivata all’ora di pranzo.

I commenti – sui social e da parte delle istituzioni – non si sono fatti attendere, com’era lecito e normale che fosse. I pareri hanno tutti (o quasi) un minimo comune denominatore vestito di giallo: il Movimento 5 Stelle.

I grillini, da sempre contrari all’ampliamento dell’aeroporto, vengono incolpati (dagli elettori compresi) di aver cambiato idea, di essere come gli “altri che governavano prima di loro”, di non aver portato nessun cambiamento.

Le accuse sono tante e dure. Contro i pentastellati si sono scagliati Per Sesto, Sinistra Italiana Firenze e, soprattutto, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, entrato a gamba tesa sul ministro Danilo Toninelli: “Contrariamente a quanto detto da sempre e a tutti i livelli, il Movimento 5 Stelle è a favore della nuova pista e un ministero cruciale come quello dei Trasporti e delle Infrastrutture è guidato da un Ministro privo di una linea politica coerente”, ha detto il primo cittadino.

In primavera si terranno le elezioni comunali a Firenze. E’ possibile che quanto avvenuto questa mattina a Roma possa avere ripercussioni pesanti all’interno del Movimento 5 Stelle nel capoluogo toscano tra qualche mese.

Indipendentemente dall’opinione sulla nuova pista, una dichiarazione da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle dei Comuni della Piana sarebbe – a mio modo di vedere – opportuno.

STEFANO NICCOLI

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