18 settembre 1752 – Apertura della biblioteca Marucelliana

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Biblioteca Marucelliana

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

18 settembre 1752 – Apertura della biblioteca Marucelliana

La famiglia Marucelli era originaria di Vitereto del Mugello, località non lontana da Cafaggiolo, antica residenza dei Medici. Si trasferì a Firenze all’inizio del XV secolo e legò le proprie sorti proprio alla famiglia regnante. I Marucelli si dedicarono al commercio del grano, alla produzione della seta e all’attività bancaria e, nel giro di poche generazioni, divennero una famiglia molto ricca in grado di estendere i propri interessi anche a Roma e in Francia.

Di questa famiglia faceva parte Francesco che, dopo aver studiato a Pisa, si trasferì a Roma dove, pur essendo poco interessato alla vita della corte pontificia ottenne il titolo di abate. Si dedicò, invece, all’elaborazione di un monumentale indice bibliografico dei libri da lui posseduti, ricevuti in prestito o di cui aveva solo sentito parlare. Nella sua opera di undici tomi, dal titolo significativo di Mare Magnum, ebbe cura di suddividere i libri per materia, annotarne l’autore e di farne un piccolo riassunto.

I libri che raccolse durante la sua vita furono, con una precisa disposizione testamentaria, donati alla città di Firenze. Si trattava di un’idea originale perché, all’epoca della sua morte, sopravvenuta nel 1703, la capitale del Granducato non possedeva biblioteche pubbliche. Le volontà testamentarie furono eseguite dal nipote Alessandro che dispose la costruzione di un edificio negli orti di Palazzo Marucelli di via San Gallo.

dopo diverse questioni e litigi fattosene il disegno dall’architetto Alessandro Dori romano, fu eseguito senza la menoma alterazione dall’architetto (Innocenzo Giovannozzi fiorentino)

La biblioteca, inaugurata il 18 settembre 1752, disponeva di circa 6000 volumi e di alcuni manoscritti che per circa 50 anni furono gestiti da Angelo Maria Bandini. Secondo le volontà del Marucelli la biblioteca fu messa a disposizione di un vasto pubblico

Marucellorum Bibliotheca publicae maxime pauperum utilitati

La costruzione della biblioteca subì però alcuni ritardi e così non fu, com’era nelle intenzioni del suo ideatore, la prima biblioteca pubblica di Firenze essendo nata nel frattempo (1747), quella Magliabechiana.

Il granduca Francesco Stefano di Lorena stabilì allora che le due biblioteche fossero aperte alternativamente tre giorni alla settimana dalle nove all’una. In base alla legge del 1910 che istituiva il deposito obbligatorio degli stampati, la biblioteca Marucelliana è destinataria di tutte le opere stampate a Firenze e provincia.

Daniele Niccoli

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