Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
23 agosto 406 – Il miracolo di Reparata
Nel 406 Firenze dovette subire il primo assedio della sua storia. Circa duecentomila Ostrogoti provenienti dalla Pannonia (l’attuale Ungheria) e guidati dal re Radagasio marciavano su Roma con l’idea di punire tutti coloro che avevano abbandonato gli antichi dei in favore della religione cristiana. Su loro percorso trovarono Firenze che, oltre a rappresentare un bel bottino, ostruiva il passaggio dell’Arno.
Gli Ostrogoti, decisero allora di assediarla, ma non essendo dotati di macchine per scalare le mura, si limitarono a circondare la città pensando di prenderla per fame. Furono però le orde barbare, che avevano al seguito anche donne, vecchi e bambini, ad avere i maggiori problemi di vettovagliamento.
Durante l’estate Radagasio decise di dividere in tre schiere il suo esercito. Una parte rimase intorno alle mura, mentre le altre due furono spostate verso le alture di Fiesole. La situazione della popolazione fiorentina non migliorò certo per questo motivo e a poco valevano anche gli incitamenti e le prediche del vescovo Zanobi.
Nell’estate del 406 finalmente giunsero, in soccorso della città le truppe del generale romano Stilicone. Anche lui divise le sue forze: un piccolo distaccamento impegnò gli Ostrogoti del piano mentre il resto delle truppe si nascose sulle colline di Montorsoli. Quando, il 23 agosto, Radagasio seppe dell’attacco alle sue truppe nella piana fiorentina, decise di scendere in loro aiuto passando per la valle del Mugnone dove fu attaccato e annientato dalle truppe romane, probabilmente in località Montereggi.
Secondo Sant’Agostino in quell’occasione furono uccisi più di centomila Ostrogoti. Radagasio fu portato a Firenze, processato e quindi decapitato e bruciato nei pressi della porta Aquilanorum, quella rivolta a Nord. Più o meno dove oggi sorge il Palazzo Arcivescovile.
Fu quella l’ultima vittoria di un esercito romano in Italia, anche se di romano ormai rimaneva ben poco. Stilicone era Vandalo di origine e il suo esercito era composto per lo più da Visigoti e Unni. Il destino dell’Impero era ormai segnato.
Il trionfo di Stilicone e le precedenti sofferenze dei fiorentini determinarono la definitiva affermazione del Cristianesimo. I fiorentini, finalmente liberi, vollero credere a un intervento divino e individuarono nella Vergine Reparata che aveva sofferto il martirio a Cesarea, la loro salvatrice. Reparata si era rifiutata di abiurare la fede cristiana durante le persecuzioni dell’imperatore Decio. Per questo era stata decapitata.
Secondo la leggenda al momento dell’esecuzione dalla sua testa uscì una colomba bianca. Il culto di Santa Reparata divenne così importante che la prima Cattedrale di Firenze fu intitolata a lei.
Dal 1296 la Chiesa dedicata alla prima Patrona di Firenze è inglobata nella nuova Cattedrale: Santa Maria del Fiore.
Daniele Niccoli
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